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Contenuti:
Interrogazione a risposta orale n. 6 - 10^ legislatura
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
DECIMA LEGISLATURA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE N. 6
VENEZIA, PIAZZA SAN MARCO E ATTIVITÀ STORICHE: TUTELARE IL PATRIMONIO
STORICO-ARCHITETTONICO UNESCO DA ATTIVITÀ DI SCARSO VALORE
presentata il 21 febbraio 2019 dai Consiglieri Finco, Fabiano Barbisan,
Calzavara e Semenzato
Premesso che a seguito della scadenza delle concessione di alcuni beni
immobili demaniali situati in Piazza San Marco a Venezia, nelle c.d.
Procuratorie (piano a terra del fabbricato costituente l’ex Palazzo
Reale), si pone il problema di come preservare gli ambienti stessi da
eventuali concessioni commerciali che possano cagionare degrado ad un luogo
unico al mondo.
Visto:
- l’art. 9 della Costituzione della Repubblica che “...promuove
lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tutela il paesaggio e
il patrimonio storico e artistico della Nazione”;
- l’art. 822 c.c. che definisce il “demanio pubblico” e
all’ultimo comma dispone che ne fanno parte “...gli immobili
riconosciuti d’interesse storico, archeologico e artistico a norma
delle leggi in materia, le raccolte dei musei, delle pinacoteche degli
archivi, delle biblioteche...”;
- il DPR 13 settembre 2005 n. 296 “Regolamento concernente i criteri
e le modalità di concessione in uso e in locazione dei beni immobili
appartenenti allo Stato” che, tra l’altro, stabilisce
all’art. 2 comma 1 che, a determinate condizioni, le concessioni e le
locazioni dei beni immobili possono essere rinnovate per lo stesso termine
di durata originariamente stabilito, in favore del soggetto concessionario
o locatario, previa rideterminazione del canone e verifica;
- il terzo comma dell’art. 4 del DPR 296/2005, che prevede che
“la durata della concessione e della locazione è stabilita in anni
sei. Può essere stabilito un termine superiore a sei anni, e comunque non
eccedente i diciannove” nei casi in cui:
“a) quando il concessionario o il locatario si obbliga ad eseguire
consistenti opere di ripristino, restauro o ristrutturazione in tempi
prestabiliti, pena la revoca della concessione o la risoluzione del
contratto di locazione”;
“b) quando l’Agenzia del demanio, con determinazione motivata,
ne ravvisa l’opportunità, in relazione alle caratteristiche e alla
tipologia dell’utilizzo”;
- l’art. 52 del D.Lgs. 42/2004 che in materia di riforma della
disciplina relativa al settore del commercio stabilisce che spetta ai
Comuni, sentito il Soprintendente, individuare le aree pubbliche aventi
valore archeologico, storico, artistico e ambientale nelle quali vietare o
sottoporre a condizioni particolari l’esercizio del commercio;
- il Regolamento del Comune di Firenze “Misure per la tutela e il
decoro del patrimonio culturale del Centro Storico”
(deliberazione n. 4 del 18 gennaio 2016) che tutela il Centro Storico
Patrimonio Unesco della Città di Firenze (Titolo I).
Considerato che:
- nel 1987 il sito di “Venezia e la sua laguna” è stato
ricompreso nella Lista del Patrimonio Mondiale (UNESCO),
soddisfacendo tutti i criteri per l’iscrizione;
- il decoro urbano, la tutela dell’immagine e dell’identità
storico-architettonica di una città, devono essere una priorità
nell’amministrazione di una città in generale e di Venezia in
particolare.
Ritenuto:
- che a tal fine sarebbe opportuna l’adozione di uno specifico
regolamento per la tutela e il decoro di Piazza San Marco, bene unico al
mondo per la sua collocazione e il suo patrimonio storico-culturale;
- prioritaria la salvaguardia delle attività storiche degli esercenti che
già operano da molti anni in Piazza San Marco contribuendo anche alla sua
preservazione, tutela e salvaguardia nonché alla valorizzazione del suo
patrimonio culturale e artistico.
Tutto ciò premesso, i sottoscritti consiglieri regionali
interrogano la Giunta regionale
per sapere se intende attivarsi presso Comune di Venezia, l’Agenzia
del Demanio, la Soprintendenza e il Governo della Repubblica
affinché:
1) venga adottato un regolamento per la tutela, il decoro e la salvaguardia
del patrimonio storico-culturale di Piazza San Marco;
2) sia valutata una eventuale una eventuale proroga delle concessioni così
come già fatto anche per le concessioni dei litorali marittimi.
SOMMARIO
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