LA REGIONE RISPONDE AI PROBLEMI DEI TERRITORI NELL’AREA DELLA
CENTRALE DI PORTO TOLLE?
presentata il 30 giugno 2016 dai Consiglieri Conte, Casali, Bassi e
Negro
Premesso che:
- con delibere di Giunta regionale del 2005 e con pareri della commissione
regionale V.I.A. del 2007 e del 2009, sono state affrontate le richieste di
ENEL Produzione S.p.a. per la trasformazione a carbone della centrale
termoelettrica di Porto Tolle (Ro),
- con sentenza del Consiglio di stato n. 3107/2011 si è confermata la
sentenza n. 278/2010 della Corte costituzionale, affermando che la
legislazione regionale veneta essendo più restrittiva rispetto a quella
nazionale, nel tema della trasformazione della centrale elettrica di
Polesine Camerini, prevale la norma più stringente e quindi quella
regionale.
Considerato che:
- su DDL della Giunta regionale, il Consiglio regionale con
Legge regionale
5 agosto 2011, n. 14 ha modificato l’art. 30 della
legge regionale
8 settembre 1997, n. 36 “Norme per l’istituzione del parco
regionale del Delta del Po” per rispondere a quanto in
premessa;
- il Sindaco di Porto Tolle, per approfondire i futuri scenari di sviluppo
del sito produttivo di Polesine Camerini, ha organizzato un primo incontro
territoriale il 6 giugno 2016 ed un secondo incontro nei giorni successivi
a Roma con membri del governo nazionale ed i vertici ENEL.
Tutto ciò premesso e considerato, i sottoscritti Consiglieri
regionali