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L’arto fantasma e le mie paure e Birillo, il gatto sempre brillo!
In data 14 novembre 2023, sono stati presentati - nella sala Oriana Fallaci di palazzo Ferro Fini e alla presenza dei rispettivi autori - il libro “L’arto fantasma e le mie paure” di Moreno Pesce, pubblicato da Michael Edizioni e “Birillo, il gatto sempre brillo!” scritto dalla figlia di Moreno, Elisa Pesce (una bambina di quinta elementare) illustrato da Matteo Corazza e pubblicato da Alba Edizioni.
Ha aperto l’evento la Consigliera regionale Silvia Cestaro, che ha dato il benvenuto ed intervistato i due autori e anche Antonella Filippini, mamma della giovanissima Elisa e compagna di Moreno.
Si ricorda in premessa che Moreno Pesce, nato a Noale nel 1975 e vissuto a Maerne mentre ora abita ad Auronzo, ha subito l’amputazione di una gamba a seguito di un incidente motociclistico, ma non ha perso la volontà di tornare alla passione coltivata fin dall’infanzia con i genitori, quella della montagna.
“Attraverso questo libro - ha ricordato Moreno Pesce, premiato come miglior paralimpico italiano 2020 di alpinismo dalla Gazzetta dello Sport - sono riuscito a raccogliere e a riordinare tutte le mie esperienze: ho raccontato dell’incidente, del risveglio sul letto d’ospedale affiancato da mio padre che mi ha rivelato l’avvenuta amputazione e della grande sfida nata con la mia guida, Lio De Nes, che mi ha portato ad affrontare di nuovo i sentieri montani più semplici fino ad arrivare alle gare di vertical e alle corse in salita in montagna e persino all’alpinismo e alla conquista, ad esempio, della Grande di Lavaredo; arrivare poi in cima a vette come quella del Monte Rosa ha rappresentato un’autentica sfida e una vittoria. La mia attività è nata e si è evoluta anche grazie ai social attraverso i quali ho documentato ciò che si poteva fare in montagna: è stato entusiasmante non solo ottenere quei risultati, quindi, ma anche osservare che la mia attività veniva seguita attraverso quei canali che mi hanno offerto l’opportunità di fornire informazioni con i video e i post, strumenti che mi consentivano di mostrare ciò che può essere utilizzato per percorrere i sentieri di montagna, attrezzature che possono essere usate anche in altri contesti, in particolare quelli più consueti, solo per fare un esempio, in un giardino pubblico. Ed ora spero che tante altre persone lascino il salotto di casa, la propria “comfort zone”, cercandola all’esterno”.
“Questo libro - ha concluso Moreno - rappresenta anche una sorta di esperimento, nato nel periodo del Covid, attraverso il quale ho cercato di trasmettere me stesso a mia figlia che non conosceva ciò che io avevo fatto quando lei era piccola. In maniera analoga, il libro di Elisa è nato anch’esso come un gioco tra mia figlia, quando aveva cinque anni, e la madre Antonella, perché assieme, prima di andare a dormire, anziché leggere le classiche storie della ‘buona notte’, hanno pensato di inventare delle storie nuove, che fossero divertenti e rilassanti, ma anche educative”.
È stata poi la volta di Elisa Pesce, la quale - oltre a parlare delle proprie passioni, come quella sportiva per il pattinaggio agonistico di velocità, a rotelle e su ghiaccio, vissuta con grande determinazione, e quella per la pasticceria - ha ben spiegato la vicenda del protagonista del suo libro, il gatto Birillo, un gatto simpatico e impacciato, accusato di essere sempre brillo a causa della sua bevanda preferita, all’apparenza birra, mentre in realtà si tratta di succo di mela; fatto che è causa di un equivoco che si conclude con una gran bevuta e la nascita di un’amicizia tra Birillo, l'ape Mia e l'asino Anacleto.
“Ho già pronte altre 14 storie, sempre rivolte ai lettori più giovani a partire dai cinque anni, - ha concluso Elisa - perché Birillo in realtà ha molti amici tra gli animali e si tratta di storie che hanno un insegnamento; questa in particolare vuole affermare che non si deve credere sempre a quello che dicono gli altri senza aprire gli occhi ed affrontare le avversità della vita in maniera un po’ più furba”.
“La storia e le esperienze vissute da Moreno e dalla sua famiglia, sotto le insegne della grinta e della passione - ha evidenziato poi la Consigliera Silvia Cestaro - rappresentano uno stimolo e un esempio per tutti”. In particolare, Cestaro ha ricordato anche le Olimpiadi e la Paraolimpiadi che rappresentano per la Regione del Veneto un punto di partenza importantissimo perché hanno consentito di recuperare una serie di iniziative che si erano già affermate ai tempi dei Mondiali, ma che avevano bisogno di un nuovo focus: ad esempio, la messa a norma delle strutture alberghiere, oppure l’accessibilità dei percorsi di montagna. “Le Olimpiadi e le Paralimpiadi - ha concluso la Consigliera - daranno una visibilità a livello mondiale a tutta la montagna veneta: un’opportunità, ma anche un grande volano economico, che darà grande visibilità a Cortina, perla e capitale delle Dolomiti”.