Politica - Brusco (M5S): “Mentre sindaco e giunta si spaccano sul destino delle multiutility, si trova il tempo di aderire ad un presunto referendum per uscire dall'Europa: qualcuno ha perso il senso della realtà”

01 luglio 2020

(Arv) Venezia 1 lug. 2020 -    “Ci piacerebbe che Verona facesse parlare di sé sulla stampa per la ripresa delle attività culturali, o di un progetto di rilancio del turismo, o ancora di prospettive innovative per la lirica, invece ci tocca leggere della città scaligera per un'incredibile comunicazione apparsa sul sito istituzionale del comune nella quale si parla con una certa fierezza dell'adesione ad un bizzarro referendum sulla possibile uscita dall'Europa”. Così il Consigliere regionale Manuel Brusco (Movimento 5 Stelle) che aggiunge: “Sembra un pesce d'aprile, ma purtroppo siamo a luglio, mese nel quale saremmo lieti di vedere Verona distinguersi per ben altre iniziative. Cosa sta succedendo nelle stanze di Palazzo Barbieri? C'è un sindaco che mette a rischio la tenuta della giunta pur di svendere a tutti i costi la multiutility AGSM ad un colosso lombardo. C'è la Lega che si oppone in un evidente scontro tra partiti della maggioranza. Nel frattempo Verona che ha già perso due banche, perde anche il controllo dell'ultimo suo polo finanziario, la Cattolica Assicurazioni. Insomma le cose importanti di cui preoccuparsi non mancano, eppure l'amministrazione comunale trova il tempo per aderire ad un improbabile referendum sull'Unione Europea, insomma una VeronaExit”. “A parte l'assurdità formale e sostanziale visto che si tratterebbe di fare i conti con la Costituzione della Repubblica Italiana - conclude Brusco - forse è meglio che sindaco e giunta pensino ad andare d’accordo ed occuparsi di cose che interessino davvero ai veronesi. L'essere corsi a cancellare dal sito del comune l'annuncio, quando ormai era rimbalzato sulla stampa nazionale, non cancella la figuraccia e soprattutto non spiega cosa stia accadendo nelle stanze della politica cittadina”.