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06 luglio 2020

(Arv) Venezia 6 lug. 2020 - “Zaia che torna precipitosamente in diretta per dire che è tutto sotto controllo? Più che una puntualizzazione sanitaria, sembra una risposta alle prime pagine dei giornali nazionali e alle telefonate degli imprenditori del turismo, preoccupati che il Veneto sia tornato, mediaticamente, nel vortice del Covid. Ma questo non ha evitato le prime disdette, che già circolano sui Social, frutto dell'effetto collaterale di certi messaggi”.
Lo afferma la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Erika Baldin, che sottolinea: “Zaia, con le sue quotidiane dirette a reti e Social unificati, è diventato un potente influencer, il ‘più visibile’, e influenza i mass media e i comportamenti della gente. Da qui, la conferenza stampa di sabato 4 luglio, per mettere una pezza all'allerta sanitaria che, amplificata dai media, corre il rischio di dare nuovamente una cattiva immagine del Veneto, in Italia e all'estero”.

“Un fatto che, come ho detto venerdì scorso, potrebbe influenzare negativamente il turismo, aggravando la crisi – osserva l’esponente Pentastellata - Invito quindi il presidente a prestare maggiore attenzione alle possibili conseguenze dei suoi messaggi, e ribadisco nuovamente che un Veneto ‘Covid-free’ non passa per la caccia agli untori o la drammatizzazione dei casi, ma dall'abbandono di quel tono sottotraccia ‘apriamo tutto, qui va tutto bene’, che può diventare terreno di coltura per comportamenti a rischio, senza mascherina e distanziamento. Siamo nel pieno della stagione: non ci possiamo permettere ritorni negativi di immagine nei confronti dei turisti”.
“Mi ripeto: per salvaguardare il turismo veneto tutto dipende da noi, perché l'unica strada da perseguire è l'assoluto rispetto delle regole: se non lo facciamo, ricadiamo nel rischio contagio – conclude Erika Baldin - Per scongiurare questo pericolo, dobbiamo ricominciare dal senso civico di ognuno che, ai tempi del Covid, fa rima con economia, occupazione e turismo”.

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