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Quarta commissione – Interventi dei componenti uscenti dell’Osservatorio regionale per contrastare la criminalità organizzata e mafiosa
10 dicembre 2020
(Arv) Venezia 10 dic. 2020 - Nella seduta odierna della Quarta commissione consiliare permanente sono intervenuti i componenti uscenti dell’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza, organismo istituito nel corso della X Legislatura e previsto dall’articolo 15 della L.R. n. 48 del 2012 “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”.
Il Senatore Fabris ha individuato come principale causa dell’infiltrazione della criminalità organizzata in Veneto “l’introduzione del criterio del massimo ribasso nell’aggiudicazione degli appalti pubblici, peraltro previsto da una normativa nazionale. È opportuno tornare al criterio precedente della media ponderata, per rimettere al centro la qualità del lavoro oggetto dell’appalto e allontanare così ‘gli appetiti’ mafiosi”.
La prof. Serena Forlati ha ricordato “l’importante ruolo svolto dalle Università del Veneto, in particolare dagli Atenei di Venezia e Padova, nel contrastare la criminalità organizzata e nel promuovere la cultura della legalità”. La professoressa ha invece individuato tra le criticità “la difficoltà di ottenere i dati richiesti alle autorità inquirenti in ordine ai procedimenti penali in corso”.
Il dott. Stefano Dragone ha spiegato come nella Relazione presentata manchi “la previsione di un adeguato controllo nell’esecuzione e nel collaudo dei lavori”. “Penso che rappresenti una criticità la mancanza di una relazione organica, perché sono stati messi assieme i contributi individuali offerti dai diversi componenti – ha continuato Dragone - Sarebbe inoltre necessario individuare quali attività economiche siano a maggiore rischio di infiltrazione mafiosa. Auspico un confronto più serrato con gli Uffici giudiziari, magari individuando una apposita Struttura regionale che si occupi di questo aspetto”.
Il prof. Vincenzo Guidotto ha richiamato il principale compito dell’Osservatorio, “valutare fatti, comportamenti e tendenze delle organizzazioni mafiose”. “Concordo con il Senatore Fabris sulla necessità di abbandonare il criterio del prezzo più basso per aggiudicare gli appalti – ha affermato Guidotto - e invito quindi i consiglieri regionali a farsi promotori presso il Parlamento nazionale per l’abrogazione della normativa nazionale che ha introdotto il massimo ribasso. Auspico che vengano promossi nelle scuole, con ancora più forza, la cultura della legalità e il principio della cittadinanza responsabile”.
È seguita la relazione sulle attività realizzate dalla commissione nella precedente Legislatura.
A margine della seduta, il presidente Andrea Zanoni (Partito Democratico) ha espresso apprezzamento per “la qualità dei contributi offerti dai componenti uscenti dell’Osservatorio, che potranno costituire la base per il futuro lavoro della commissione”. “L’Osservatorio va però reso più operativo dotandolo di strumenti e risorse adeguate – ha auspicato Zanoni – e vanno definite le modalità per poter interloquire con la Magistratura in modo efficace e produttivo”. “Dopo la maratona del bilancio inizieremo a lavorare per l’elezione dei nuovi componenti dell’Osservatorio regionale”, ha informato il presidente.
Il vicepresidente Roberto Bet (Zaia Presidente) ha innanzitutto ringraziato “i componenti uscenti dell’Osservatorio per la relazione presentata in aula: è stata spiegata la situazione e sono state riassunte le valutazioni operate sulla presenza delle mafie in Veneto e le iniziative necessarie per contrastare la criminalità organizzata, purtroppo radicata anche nel nostro territorio. È pertanto importante che venga data continuità al lavoro svolto negli ultimi anni: mi riferisco soprattutto alla collaborazione in essere con l’Osservatorio regionale per contrastare la criminalità organizzata e mafiosa, promuovendo la cultura della legalità. Vanno però approfonditi alcuni temi”. “Abbiamo preso atto dell’attività realizzata dalla commissione nel corso del precedente mandato – ha concluso Bet – per tutelare l’ambiente e valorizzare i nostri cinque Parchi regionali. Importante è stata l’attenzione rivolta alla spesa regionale, al funzionamento di alcuni enti, come Avepa, alla realizzazione della Pedemontana veneta, alla candidatura di Cortina alle Olimpiadi invernali 2026”.