Coronavirus - Rigo (LV): “Se gli esponenti del Pd non ritengono giusta la classificazione del Veneto in zona gialla, si rivolgano ai loro colleghi a Roma e non critichino le misure prese da Zaia”

14 dicembre 2020

(Arv) Venezia 14 dic. 2020 - “E' inutile che i colleghi del Pd chiedano al presidente Zaia maggiori restrizioni e nuove misure anti-assembramenti, come se la responsabilità di un mancato lockdown locale sia da imputarsi alla Giunta regionale. Ricordo alla collega Bigon che il presidente Zaia ha fatto quanto era nelle facoltà di un'amministrazione regionale: emettere ordinanze restrittive che regolino l'afflusso dei cittadini nei negozi e nei centri storici. Se poi i consiglieri Dem hanno qualcosa di cui lamentarsi sulla classificazione delle regioni per grado di rischio, si rivolgano ai loro rappresentanti a Roma che, in questo momento, siedono nelle poltrone del Governo”.

Le parole sono del consigliere regionale del Gruppo Liga Veneta per Salvini Premier, Filippo Rigo, che risponde così “agli attacchi della minoranza”.

“Come è già stato spiegato, il Veneto in questo momento ha numeri alti di contagiati, proprio perché ha un sistema di tracciamento estremamente capillare che tiene conto anche delle migliaia di tamponi rapidi che i nostri medici effettuano ogni giorno– spiega il consigliere -  Non si può dire altrettanto, purtroppo, delle altre Regioni”.

“Quello che per il Veneto era un motivo di vanto, ora ci viene ritorto contro, grazie anche a chi, evidentemente, non si rende conto che la campagna elettorale è finita e che non si può fare propaganda politica sfruttando i malati e le vittime”, conclude Filippo Rigo. 

 

 

 

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