Covid-19 – “Si rilanci la didattica in presenza e si recuperi con proposte innovative il deficit accumulato” L’appello dei Garanti dei Diritti della Persona al ministro Bianchi

29 marzo 2021

 

(Arv) Venezia 29 mar. 2021 -      Mirella Gallinaro, la Garante regionale dei diritti della persona, chiede il rientro in classe degli studenti anche in caso di zona rossa nonché avanza una serie di proposte innovative per cercare di recuperare il deficit, non solo formativo accumulato, in questi mesi. Lo fa con una lettera condivisa con tutti i Garanti di ogni regione e delle Province autonome, firmata da Carla Garlatti, Garante nazionale, indirizzata al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi al quale si chiede “il rientro per i nidi, le scuole dell’infanzia e per la primaria, mentre per le zone gialle va assicurata la didattica in presenza anche per tutte le secondarie di primo e secondo grado, ove disponibili o reperibili spazi che consentano il rispetto delle misure di sicurezza. In quelle arancioni e rosse gli studenti delle prime e seconde classi sia delle medie che delle superiori devono poter seguire le lezioni in aula” Secondo i Garanti dei diritti “bisogna fare di tutto perché anche i ragazzi delle terze medie e quelli degli ultimi tre anni delle superiori possano frequentare la scuola in presenza – si legge nella lettera al ministro - Ove però ciò non fosse possibile per mancanza di spazi adeguati a garantire la sicurezza, la didattica dovrebbe poter proseguire in forma integrata, vale a dire a rotazione con una parte della classe in presenza e un’altra a distanza”. “Sarebbe positivo, e non solo durante la pandemia, pensare le aule non solo come spazi perimetrati da pareti, ma come ogni luogo in cui si possano trasmettere e scambiare saperi e conoscenze, promuovendo lezioni in siti di interesse storico e artistico - sottolineano i Garanti- Inoltre potrebbero essere organizzati piccoli gruppi di bambini e ragazzi che seguano le lezioni non in casa ma in punti di aggregazione messi a disposizioni dal terzo settore, in particolare nelle periferie e per i minori in povertà economica ed educativa. Per favorire infine il recupero degli apprendimenti e della socialità in estate potrebbero essere organizzate attività all’aperto, anche con il coinvolgimento del servizio civile” Nel documento si chiedono anche l’adozione di linee guida per la costruzione dei patti educativi di comunità, nonché la valorizzazione del ruolo della famiglia nella Dad attraverso i patti di corresponsabilità.