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Eni: Zottis e Montanariello (PD), “Impianto Gpl a Porto Marghera, scelta incomprensibile e contraddittoria”
26 aprile 2021
(Arv) Venezia 26 apr. 2021 - “Che senso ha proibire un impianto Gpl a Chioggia perché ritenuto, giustamente, pericoloso e autorizzarne uno cinque volte più grande a Porto Marghera? È una scelta incomprensibile e contraddittoria, vista anche la decisione di Eni di chiudere il cracking”. È quanto chiedono i due consiglieri regionali veneziani del Partito Democratico, Francesca Zottis e Jonatan Montanariello, a proposito del progetto di Eni, presentato per la prima volta otto anni fa e poi scomparso dai radar, ma ricomparso nei giorni scorsi.
“Sono due impianti simili, se si eccettuano le dimensioni e soprattutto la spesa, poiché in teoria quello di Porto Marghera costerà 15 milioni anziché 35 – affermano i due esponenti veneziani del Pd in Regione - Ma non è un motivo tale da giustificare una decisione del genere, così come non lo è l’assenza di abitazioni nelle vicinanze. Eravamo contrari al deposito di Chioggia, a ridosso del centro, e siamo contrari a questo: stoccare 50mila metri cubi fronte laguna non è un’ipotesi che ci lascia tranquilli. Eni riveda le proprie posizioni e faccia finalmente chiarezza sul futuro di Porto Marghera abbandonando ogni ambiguità, a partire dalla vicenda del cracking”.