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Disegno di legge Zan - Montanariello (Pd): “Presentata Risoluzione: anche la Regione si schieri a favore, sia coerente con lo Statuto del Veneto”
17 maggio 2021
(Arv) Venezia 17 mag. 2021 - “La Regione Veneto sostenga il Disegno di legge Zan, schierandosi contro ogni forma di discriminazione per motivi di orientamento, sessuale o identità di genere, in coerenza con i principi fondamentali della Costituzione e dello Statuto del Veneto”.
La richiesta è del consigliere regionale del Partito democratico Jonatan Montanariello, “primo firmatario di una Risoluzione del Pd contro l’omotransfobia, in occasione della mobilitazione nazionale, con manifestazioni in oltre 50 piazze, fino a lunedì 17 maggio (giornata Mondiale contro omotransfobia), per chiedere la rapida approvazione della ‘Legge Zan’ ”.
“È una norma di civiltà che inserisce un’aggravante per i reati legati a omofobia, sessismo e abilismo, così come accade per quelli con motivazioni razziali, etniche, nazionali o religiose, modificando due articoli del Codice penale – spiega l’esponente Dem - Sono passati 15 anni dalla Risoluzione del Parlamento europeo con cui si sollecitavano gli Stati membri ad adottare azioni per la lotta all'omofobia e alla discriminazione basata sull'orientamento sessuale, nonché di promuovere e adottare il principio dell'uguaglianza nelle rispettive società e ordinamenti giuridici. In Italia siamo indietro, pensiamo alla legge sulle Unioni civili e le convivenze, arrivata soltanto nel 2016”.
“Chi parla di provvedimento contro la libertà di pensiero o espressione mente sapendo di mentire – afferma Montanariello – E’ un provvedimento che non toglie o nega diritti a nessuno, a meno che non si voglia considerare un diritto discriminare, insultare o aggredire qualcuno. Per questo, invito tutto il Consiglio regionale ad approvare questa Risoluzione, avendo bene in mente l’articolo 3, comma 1°, della Costituzione ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’, e l’articolo 5 dello Statuto del Veneto ‘la Regione opera per garantire e rendere effettivi i diritti inviolabili, i doveri e le libertà fondamentali dell’uomo, riconosciuti dalla Costituzione e dalle fonti del diritto europeo e internazionale’, e ancora ‘la Regione, ispirandosi ai principi di civiltà cristiana e alle tradizioni di laicità e di libertà di scienza e pensiero, informa la propria azione ai principi di eguaglianza e di solidarietà nei confronti di ogni persona di qualunque provenienza, cultura e religione; promuove la partecipazione e l’integrazione di ogni persona nei diritti e nei doveri, contrastando pregiudizi e discriminazioni; opera per la realizzazione di una comunità accogliente e solidale’”, conclude Jonatan Montanariello.