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Lavoro - Speranzon (FdI): “Crisi Speedline di Santa Maria di Sala. Tutti uniti per contrastare una scelta devastante. FdI in prima linea a fianco di lavoratori e territorio”
07 dicembre 2021
(Arv) Venezia 7 dic. 2021 - “Solo uniti si può uscire dalla crisi Speedline. L'incontro di oggi, tra sindacati, Confindustria e i sindaci di Venezia e Santa Maria di Sala e soprattutto il tavolo di crisi convocato in Regione per giovedì prossimo, dovranno tracciare una linea chiara: una condanna dell'atteggiamento dell'azienda, che ha ignorato tutto il tradizionale iter di comunicazione arrivando direttamente all'annuncio della chiusura dello stabilimento. Bisogna intervenire con un fronte comune per difendere i posti di lavoro di centinaia di famiglie. Così il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Raffaele Speranzon, in prima linea a fianco dei lavoratori e del territorio.
“Ho ribadito - continua il consigliere - anche oggi in Consiglio Regionale in sede di discussione del Bilancio, la volontà di difendere la vocazione manifatturiera del nostro territorio; se la multinazionale intende delocalizzare non troverà solo la contrarietà del nostro partito, ma anche quella della Giunta Regionale e di tutto il Consiglio regionale che sarà chiamato a discutere l'ordine del giorno, presentato dal nostro gruppo e dalla
collega Francesca Scatto, ma di tutto il territorio, sindacati e associazioni di categoria in testa”.
“Speedline è una valore per l'industria e per le piccole e medie imprese; l'indotto va difeso con lo stesso impegno dei posti di lavoro diretti. La scelta di chiudere lo stabilimento di Santa Maria di Sala, dove si realizzano prodotti di altissima qualità, per delocalizzare in Europa – puntualizza il consigliere - è un gravissimo errore, reso ancor più inaccettabile dalla motivazione data: quella di spostare la produzione all'estero dove i costi generali e di manodopera sono inferiori”.
“Non parliamo di una battaglia politica, - prosegue Speranzon - ma ci troviamo difronte a una partita fondamentale per i lavoratori, per il territorio e per il destino di un intero settore, quello dell'automotive. Va lanciato un segnale chiaro e forte contro la delocalizzazione selvaggia, a tutela dei lavoratori e in rispetto dell'iter istituzionale!. Voglio - conclude Speranzon - richiamare all'unità, in vista dei prossimi incontri sulla crisi della Speedline di Santa Maria di Sala”.