Venturini (FI): “Crisi Speedline, scenda in campo il Governo per trovare una mediazione”

15 dicembre 2021

 

(Arv) Venezia 15 dic. 2021 -  “Il Governo entri subito in campo per tutelare la produzione e la manodopera della Speedline, l’azienda di Santa Maria di Sala che produce equipaggiamento sportivo per i marchi più prestigiosi del mondo. E’ questa la richiesta contenuta in un Ordine del giorno unitario sostenuto anche da Forza Italia, approvato ieri, 14 dicembre”.

Lo rende noto la Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale del Veneto, Elisa Venturini.

“Tutto il Consiglio regionale si è pronunciato in modo unanime e compatto per trovare una soluzione, e Forza Italia ovviamente è pienamente concorde con questa posizione – spiega la Capogruppo - La Speedline opera nel settore dell’equipaggiamento sportivo di automobili e nella produzione di cerchioni, vantando fra la propria clientela marchi di elevatissimo prestigio, quali Ferrari, Maserati, Lamborghini, Porsche. La proprietà ha annunciato la chiusura per il 2022 dello stabilimento. Il tessuto economico e produttivo del territorio interessato ha già sofferto nel recente passato di altre chiusure di attività imprenditoriali (grandi magazzini TOM) ed è quindi necessario evitare ulteriori conseguenze negative che minerebbero la stabilità economia e sociale dell’area. Nello stabilimento di S. Maria di Sala lavorano oltre 600 dipendenti, altri 200 sono impegnati nelle attività affidate a ditte esterne e c’è un indotto a ricaduta che metterebbe a rischio la sopravvivenza di altre aziende che hanno caratterizzato la propria attività sulle commesse di Speedline”.

“L’Assessorato al Lavoro della Regione Veneto si è prontamente attivato nei confronti della Società ma, almeno per il momento, non c’è disponibilità ad un confronto costruttivo, come emerge chiaramente dalla constatazione che al Tavolo dell’Unità di crisi avviato dalla Regione la proprietà non si è presentata – aggiunge Venturini -Non possiamo accettare un epilogo di questo tipo. Per questo chiediamo che la Giunta regionale si attivi per coinvolgere il Ministero dello Sviluppo Economico per arrivare ad una mediazione che permetta di risolvere la crisi”.