Piccinini (VA): “Sanità veneta all’avanguardia: ieri è stata una giornata straordinaria per la cura del tumore al pancreas e del diabete”

29 dicembre 2021

(Arv) Venezia 29 dic. 2021 -  “Quella di ieri è stata una giornata straordinaria per la sanità veneta: da un lato, a Verona, la notizia dell’avvio della sperimentazione di un nuovo farmaco nanotecnologico per la cura contro il carcinoma avanzato del pancreas; dall’altra, l’inaugurazione a Padova del Centro per la terapia cellulare del diabete. Due esempi concreti di quell’eccellenza che è la sanità della nostra Regione. Un segnale importantissimo che dimostra come il Covid, che pure assorbe risorse economiche e professionali, non ferma né il percorso della quotidianità né quello di un settore fondamentale come quello della ricerca”.

Con queste parole, Tomas Piccinini, consigliere regionale di Veneta Autonomia, sottolinea “le due tappe della sanità del Veneto, in particolare, quella veronese, che in termini concreti si traduce nel fatto che la sperimentazione autorizzata apre la via al trattamento con il farmaco nanotecnologico su pazienti affetti da carcinoma pancreatico, rispetto a cui i protocolli terapeutici sin qui adottati non hanno dato risultati. Il Gruppo di lavoro che ha seguito e seguirà questo nuovo percorso è guidato dal professor Davide Melisi”.

“E’ la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che la ricerca è l’arma più importante che abbiamo e il mondo politico tutto deve comprendere come questo è un ambito che va sostenuto e nel quale è necessario investire risorse – sottolinea il consigliere - Non voglio entrare nel merito delle scelte fatte in passato, ma guardo alla situazione odierna: questa ci dice che, a partire dal Covid sino ad arrivare a quest’ultimo farmaco che inizierà ad essere testato contro una delle patologie tumorali più difficili da combattere, la ricerca è la via maestra che può aiutarci a vincere battaglie fondamentali per la nostra salute. Averlo ben presente è un dovere di tutti coloro che hanno ruoli a livello decisionale”.

“Quanto avvenuto nelle due Università di Verona e Padova rafforza un principio a me molto caro: quello di eccellenza del modello veneto, pure in un settore delicato come quello della sanità, anche e soprattutto in tempi difficili come questi – aggiunge in conclusione Piccinini, componente della commissione consiliare Sanità - La pandemia ha costretto a ragionare diversamente su ogni aspetto, da quello economico a quello organizzativo, ma quanto accaduto in queste due grandi istituzioni accademiche dimostra che la nostra Regione è stata capace di mantenere il dovuto equilibrio e di garantire sia la ricerca che il sistema assistenziale”.