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Guarda (EV): “Nuove trivellazioni di gas, il Veneto non è salvo. Basta bufale da questo Governo”
15 febbraio 2022
(Arv) Venezia 15 feb. 2022 - “Il caro-bollette e le tensioni sui mercati internazionali non giustificano l'aumento dell'estrazione italiana di gas”. Lo afferma la Consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda, che denuncia “i tanti rischi ambientali e sociali a fronte di una quantità irrisoria di combustibile”.
“Dopo lunga gestazione è stato approvato il Piano della transizione energetica sostenibile delle aree idonee (in sigla Pitesai). Un documento fortemente voluto dal Ministero per la transizione ecologica e che molte critiche sta sollevando – spiega Guarda - Il Governo del Piano nazionale di ripresa e resilienza e della Transizione ecologica dà il via libera alla ripresa delle trivellazioni e quindi all’estrazione di idrocarburi. Tutto questo per portare la produzione nazionale di gas da 3,5 a 7 miliardi di metri cubi al fine di fronteggiare il caro-bollette. Peccato si stia parlando di una quantità irrilevante rispetto al consumo reale di gas nel nostro Paese, con impatto scarsamente significativo sui costi, peraltro determinati a livello europeo”.
“Per il Veneto, al momento – prosegue Guarda - sembra esclusa l’area di riserva naturale che dista solo 40 km da Venezia, ma in realtà il Pitesai non scarta le aree di retrocosta depresse, ossia quelle che già hanno subito gli effetti della subsidenza o perché sottoposte a bonifica, come le zone a monte della strada Romea o adiacenti al Taglio del Sile. Quindi il Veneto non può dirsi affatto salvo da nuove estrazioni, ad essere in pericolo sono aree già a grave rischio di subsidenza e sotto il livello del mare; è bene ricordare come il cedimento di un millimetro risulterebbe irreparabile e dannoso non solo per l'ambiente, ma anche per le comunità che abitano le zone limitrofe”.
La consigliera verde avverte: “La Regione non può restare a guardare e ignorare la scelta rischiosissima di non interdire l'attività in aree depresse: avrebbe dovuto presentare osservazioni come hanno fatto altri, perché le nostre coste e la nostra laguna vanno tutelate con coraggio. I partiti presenti in Consiglio regionale non possono dichiararsi a favore delle energie rinnovabili a Venezia per poi invece sostenere le trivellazioni di idrocarburi a Roma. L’ambiente non vive delle nostre contraddizioni, ma di politiche a favore dell’energia pulita.”