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Seconda commissione – Via libera alla disciplina per la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra. Ok al Rend sulla conformità dell'ordinamento regionale agli atti normativi e di indirizzo Ue e al Rapporto sugli Affari europei
23 giugno 2022
(Arv) Venezia 23 giu. 2022 - La Seconda commissione consiliare permanente, dopo aver acquisito il parere favorevole espresso dalla Prima commissione, ha approvato a maggioranza, senza voti contrari, l’articolo 11 ‘Norma finanziaria’ della Proposta di legge regionale n. 97/2021, di iniziativa consiliare, “Norme per la disciplina per la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra”. Gli oneri derivanti dalla Legge sono stati quantificati in euro 350mila. È stato quindi definitivamente licenziato a maggioranza, senza voti contrari, il Pdl 97 e si è contestualmente provveduto alla nomina di Relatore (il promotore della norma) e Correlatore in vista dell’esame dell’aula consiliare. La proposta normativa individua aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra. I criteri di non idoneità sono stati previsti in base ai beni costituzionalmente tutelati: patrimonio storico e architettonico, ambiente e aree agricole che meritano tutela. Queste ultime vengono individuate nelle zone in cui si praticano produzioni tipiche, nei paesaggi rurali di interesse storico, nei sistemi agricoli tradizionali e nelle zone agricole di pregio. Vengono stabiliti indici di idoneità per individuare le aree più consone all’installazione degli impianti, dando prevalenza a quelle già compromesse, destinate a cave e discariche.
È stato espresso a maggioranza, senza voti contrari, il parere alla Prima commissione sul Rend n. 68/2022 “Relazione sulla conformità dell'ordinamento regionale agli atti normativi e di indirizzo dell'Unione europea, ai sensi dell’articolo 29, comma 3, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234”, secondo quanto stabilito dall’articolo 6 ‘Sessione europea del Consiglio regionale’ della L.R. 25 novembre 2011, n. 26, “Norme sulla partecipazione della Regione del Veneto al processo normativo e all’attuazione del diritto e delle politiche dell’Unione europea”.
Sono state esaminate in commissione le sette procedure di infrazione che interessano il Veneto, aperte nei confronti dello Stato a seguito della non corretta attuazione della normativa europea a livello nazionale: due relative al trattamento delle acque reflue urbane; due sul superamento dei valori limite in Italia della qualità dell'aria ambiente; una per violazione della Direttiva Habitat sulla mancata designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e la mancata adozione delle misure di conservazione; una per violazione della Direttiva Nitrati in ordine alla qualità delle acque; una per il mancato completamento della designazione dei siti della Rete Natura 2000.
Con riferimento alle procedure di infrazione legate alla qualità dell’aria, il presidente della commissione ha sottolineato come il problema non sia ‘solo Veneto’ ma interessi tutta l’area della Pianura Padana per la particolare conformazione della stessa.
Sono stati quindi esaminati i provvedimenti regionali di attuazione del Diritto europeo, con riferimento all’anno 2021, afferenti le materie di competenza della commissione: misure straordinarie per implementare la qualità dell’aria; interventi per l’abbattimento del 75% di azoto e fosforo totale con riferimento agli scarichi di acque reflue urbane in aree sensibili e nei relativi bacini scolanti; aggiornamento e revisione del Piano regionale per la gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali; aggiornamento del Piano regionale di gestione del rischio Alluvioni; modifica del Piano regionale di tutela delle Acque; aggiornamento del Piano regionale di tutela e risanamento dell’Atmosfera; ‘Legge Speciale per Venezia’: approvazione degli schemi di Convenzione tra la Regione del Veneto e ARPAV, regolanti le modalità di attuazione dei progetti di monitoraggio ambientale dei corpi idrici della Laguna di Venezia e del suo bacino scolante; Intesa tra Regione del Veneto, Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, ARPAV, ANBI Veneto e Enel Green Power Italia per la realizzazione di un programma di attività finalizzate all'uso sostenibile della risorsa idrica nei bacini idrografici della Regione del Veneto ricadenti nell'area del Distretto Idrografico delle Alpi; riconoscimento del titolo professionale di Guida turistica nazionale in regime di stabilimento; adeguamento della disciplina dell'Albo delle Imprese Forestali della Regione Veneto alle disposizioni nazionali vigenti; protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, con approvazione della disciplina regionale per la distribuzione agronomica degli effluenti, dei materiali digestati e delle acque reflue.
La commissione, di seguito, ha espresso a maggioranza, senza voti contrari, il parere alla Prima commissione sul Rend n. 92/2022 'Rapporto sugli affari europei - anno 2021', relativo alle attività svolte ai fini della partecipazione della Regione del Veneto alle politiche dell'Unione europea nel 2021. Con riferimento alle materie di competenza della commissione, particolare importanza ha il programma POR FESR 2014/2020, con l’Asse 4 che prevede interventi per il coefficientamento energetico e la mobilità sostenibile, e con l’Asse 5, che annovera tre azioni finalizzate al contenimento del rischio sismico e idraulico Inoltre, si ricorda il programma ‘Italia/Croazia’, con interventi su trasporti e ambiente.