dettaglio - crv
- Home
- Commissioni consiliari
- Seconda commissione – Interventi su sicurezza...
Seconda commissione – Interventi su sicurezza stradale e mobilità comunale. Classificazione stato qualitativo acque sotterranee. Modificata disciplina funzionamento C.T.R. Lavori Pubblici. Approvato aggiornamento Piano gestione rifiuti urbani e speciali.
28 luglio 2022
(Arv) Venezia 28 lug. 2022 - La Seconda commissione consiliare permanente ha espresso a maggioranza, senza voti contrari, il parere di competenza sulla PAGR n. 195 “Approvazione graduatoria bando 2022 e destinazione risorse Legge Regionale 30.12.1991, n. 39, art. 9”.
La L.R. n. 39/1991 “Interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale”, all’articolo 9 “Interventi per la sicurezza sulle strade comunali e sulla mobilità comunale”, prevede che la Giunta regionale finanzi annualmente, nei limiti delle risorse assegnate, gli interventi a favore della sicurezza stradale e sulla mobilità comunale nei settori individuati, nella misura massima dell’80% della spesa prevista. L’Esecutivo, nel marzo 2022, ha approvato il relativo bando: sono pervenute da parte dei Comuni 309 domande, di cui 8 giudicate inammissibili. L’importo stanziato a bilancio è di euro 15.126.515,75.
La commissione ha inoltre espresso a maggioranza, senza voti contrari, il parere sulla PAGR n. 189 "Classificazione dello stato qualitativo delle acque sotterranee, sessennio di monitoraggio 2014 - 2019. Direttiva 2000/60/CE, Direttiva 2006/118/CE, Direttiva 2014/80/UE, D. Lgs. 152/2006 s.m.i.”.
Con questo provvedimento, la Giunta regionale ha approvato la classificazione dello stato chimico dei corpi sotterranei, la definizione dei valori di fondo, con il dettaglio delle metodologie, nonché l’analisi delle tendenze delle concentrazioni degli inquinanti in diminuzione e in aumento sui singoli punti di monitoraggio, e le valutazioni di tendenza supplementari per il controllo dei plume di contaminazione.
La commissione ha altresì espresso a maggioranza, senza voti contrari, il parere di competenza sulla PAGR n. 194 "Modifica della disciplina del funzionamento della Commissione Tecnica Regionale Lavori Pubblici (CTR)”, di cui alla DGR n. 1031 del 18 marzo 2005 e smi.
La L.R. 27/2003, “Disposizioni generali in materia di lavori pubblici di interesse regionale e per le costruzioni in zone classificate sismiche”, ha istituito la Commissione Tecnica regionale Lavori Pubblici, individuando le categorie di progetti sui quali la C.T.R. possa essere chiamata a esprimersi a titolo consultivo.
Con DGR n. 1031 del marzo 2005, la Giunta Regionale ha specificato con maggiore dettaglio gli ambiti di competenza della C.T.R., prevedendoli per le sole opere definite ‘rilevanti’, ovvero di importo superiore a € 500.000,00. Tale soglia, con successivo provvedimento, è stata innalzata a € 2.500.000,00, ma per la sola edilizia sanitaria e sociosanitaria.
Con il provvedimento oggi in esame, l’Esecutivo regionale, avendo valutato l’opportunità di aggiornare al rialzo la soglia che individua un intervento di edilizia sanitaria e socio-sanitaria come ‘rilevante’, ha fissato un nuovo limite per considerare rilevante un intervento: non più al raggiungimento dell’importo di 2,5 milioni di euro, ma della soglia comunitaria.
È stato infine completato l’esame della PAGR n. 186/2022, “Approvazione dell'aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali 2020- 2030 a seguito della conclusione delle procedure di verifica di assoggettabilità a valutazione Ambientale Strategica (VAS) e di Valutazione d'Incidenza Ambientale (VINCA)”.
La commissione ha espresso parere favorevole sul provvedimento, a maggioranza, senza voti contrari, allegando alcune raccomandazioni per l’Esecutivo regionale.
L’aggiornamento al nuovo orizzonte temporale del 2030 si pone in continuità con gli obiettivi, i contenuti e gli indirizzi già definiti nel Piano vigente, approvato nel 2015. Sono stati coinvolti tutti i soggetti portatori di interesse. Le finalità dell’aggiornamento sono principalmente legate al necessario adeguamento all’evoluzione del quadro normativo, europeo e nazionale, con la spinta decisa verso l’economia circolare, e all’applicazione di eventuali azioni correttive in seguito agli esiti e all’analisi dei report di monitoraggio dell’attuale pianificazione. Vengono così rafforzate le azioni negli ambiti caratterizzati da criticità.
I dati raccolti hanno dimostrato come il Veneto sia un’eccellenza a livello europeo sul fronte della gestione del rifiuto solido urbano. Da qui, la scelta di dare continuità al Piano vigente, che già nel 2015 conteneva prescrizioni lungimiranti. È stata tuttavia alzata l’asticella degli obiettivi: in primis, migliorare ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata.
L’aggiornamento del Piano segue quindi il percorso tracciato dalla vigente pianificazione e prevede: una Tariffa Regionale Unica di smaltimento del RUR (la parte non riciclabile del rifiuto solido urbano); la costituzione di un Fondo incentivante che riconosca un finanziamento ai Consigli di Bacino virtuosi; un sostegno alle attività di prevenzione della produzione di rifiuti; azioni per contrastare l’abbandono e la dispersione dei rifiuti; la previsione di un coordinamento regionale per l’economia circolare; l’istituzione di una regia regionale nella gestione dei flussi RUR e scarti.
Tra gli obiettivi principali, il raggiungimento del target di 80 Kg per abitante per anno, e l’84% di raccolta differenziata.
Si ricorda che a giugno 2021, la Regione del Veneto ha avviato l’iter per l’aggiornamento dello strumento regionale di pianificazione in materia di gestione dei rifiuti.
Nel mese di ottobre 2021, l’Esecutivo regionale ha iniziato la procedura di assoggettabilità a VAS, necessaria qualora l’autorità competente valuti che le norme introdotte producano impatti significativi sull’ambiente.
A dicembre 2021, l’Aggiornamento del Piano è stato presentato in commissione per raccogliere eventuali osservazioni rispetto a quanto adottato dalla Giunta: sono pervenuti 19 contributi. A maggio 2022, la Commissione regionale VAS ha espresso parere motivato di non assoggettabilità a VAS dell’aggiornamento del Piano.