dettaglio - crv
- Home
- Comunicati stampa
- Olimpiadi 2026: Cristina Guarda (EV), “finalmente un...
Olimpiadi 2026: Cristina Guarda (EV), “finalmente un primo accenno di realismo sul tema bob"
16 novembre 2022
(Arv) Venezia 16 nov. 2022 - “Da ‘impianto simbolo delle Olimpiadi e volano della rinascita della montagna’ a ‘opera dispendiosa ed inutile’, così, improvvisamente, il presidente Luca Zaia si allinea alla posizione di Europa Verde, esprimendo dubbi sulla realizzazione a Cortina della pista da bob, in”. Così Cristina Guarda, consigliera regionale di Europa Verde, reagisce alla notizia della nota inviata dal presidente della Regione Veneto al presidente della Fondazione Milano-Cortina, Giovanni Malagò, e al nuovo ministro allo Sport, Andrea Abodi. La consigliera ha già presentato una interrogazione urgente in Consiglio regionale per chiedere che il presidente Zaia si presenti in aula “per chiarire una volta per tutti la sua posizione in materia e ci confermi quelle criticità che gli ambientalisti, inascoltati, avevano già sottolineato da tempo, chiare forse anche a chi è stato il più accanito sostenitori della pista”. Inoltre, domani giovedì 17 novembre, alle ore 11.30, a palazzo Ferro Fini sede del Consiglio regionale, il gruppo consiliare di Europa Verde ha organizzato una conferenza stampa (trasmessa anche in diretta Facebook) in collaborazione con il comitato Voci di Cortina per approfondire le motivazione economiche ed ambientali della contrarietà al progetto e per chiedere al presidente del Veneto di fare chiarezza in merito.
“Sin dall’inizio, Europa Verde ha sempre chiesto di usare impianti esistenti – afferma Guarda - visto il peso del totale rifacimento della pista di Cortina, costosa nella sua realizzazione ed ancora più dispendiosa nel suo mantenimento. Basti pensare solo al suo consumo energetico, per lo più in tempi di crisi come quelli che ci attendono anche nei prossimi anni. Ancora una volta vogliamo ribadire che l’unica strategia è Innsbruck e la pista esistente: i fondi pubblici vengano spesi non per capricci, ma per opere realmente utili a chi abita in montagna e la comunità di Cortina, così come i comuni delle aree montane, non deve essere messa nelle condizioni di dover pagare di tasca propria e con i fondi dei comuni confinanti la realizzazione di quest’opera”.