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Zanoni (Pd): "Soligo, malgrado divieti, emungimenti d'acqua eseguiti su un lato del fiume. L'assessore Bottacin non spiega perché la legge non è eguale per tutti"
07 dicembre 2022
(Arv) Venezia 7 dic. 2022 - "La legge è uguale per tutti? Nel caso degli emungimenti d'acqua eseguiti sul fiume Soligo la scorsa estate, nel pieno della siccità, pare proprio di no. Eppure l'assessore Bottacin non è stato in grado di dire come mai sia potuto accadere".
L'annotazione è del consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni, a seguito della risposta in aula ad una sua interrogazione sul caso.
"L'assessore Bottacin – continua il consigliere - ha risposto riepilogando la serie di ordinanze relative alla riduzione dei prelievi di acqua ad uso irriguo nel fiume Soligo. Ma mentre dalla sponda del Comune di Pieve di Soligo queste misure sono state osservate, da quella di Follina si è proseguito con i prelievi tramite autobotti. Insomma, a distanza di 5 metri in linea d'aria, due pesi e due misure. Alla faccia dell'efficienza dell'autonomia, verrebbe da dire, visto che la competenza sulla gestione dei fiumi è regionale.
“Le dichiarazioni fatte dell'Assessore in aula – dichiara Zanoni - è ambigua. L’assessore ha detto che avrebbe dato una risposta diversa da quella preparata dagli uffici, ma non ha detto quale. Visto che la risposta ha valore di deliberazione, questa presa di distanze è abbastanza grave. Di sicuro gravissimo il fatto che, in uno scenario di emergenza siccità che diventerà regola il Veneto non si sia dotati di un sistema di alert e controllo veloce e semplificato. Restiamo invece fermi ad una sorta di anarchia che però fa sorgere un sospetto. Il Veneto, infatti, investe ogni anno una media di 45 milioni a fondo perduto per la viticoltura ed ha aumentato a dismisura la superficie vitivinicola, che ha come effetto collaterale la necessità di ingenti quantità di acqua con prelievi dai fiumi tutelati con il rischio concreto di distruzione della biodiversità e dell'ambiente, come per i fiumi minori che già di loro in estate hanno portate minime. Non è che per caso in nome di questo monumentale investimento, - conclude Zanoni - che si vada nella direzione di chiudere un occhio anche di fronte alla evidente necessità di far rispettare le regole di tutela ambientale?".