Intergruppo Tutela Animali (Zanoni, Bigon, Lorenzoni, Guarda): “Sovizzo (VI), spari ad asinella: urgente fermare i folli autori di questi gesti criminali; serve la pettorina obbligatoria per i cacciatori. Presentata interrogazione”

28 dicembre 2022

 

(Arv) Venezia 28 dic. 2022 -      “L’episodio di Sovizzo, in provincia di Vicenza, è purtroppo solo l’ultimo di una lunga scia che produce ferimenti e uccisioni di persone e animali. Tutto legato all’uso incontrollato di armi da parte di soggetti la cui irresponsabilità è palese. Eppure tutto tace da parte della Regione, malgrado le denunce e una Mozione depositata ancora nel novembre 2021 che resta sepolta nei cassetti”. È la presa di posizione dei Consiglieri regionali che compongono l’Intergruppo Tutela Animali, Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon del Partito Democratico, il portavoce delle opposizioni Arturo Lorenzoni e l’esponente di Europa Verde Cristina Guarda: i quattro Consiglieri hanno presentato un’interrogazione, primo firmatario Zanoni, in merito “Alla vicenda accaduta lo scorso 3 novembre a Montemezzo di Sovizzo presso il locale centro di Terapie assistite con gli animali. Gli ospiti del centro terapeutico che si trovavano nel cortile esterno della struttura, assieme a tre asinelli rinchiusi nel loro recinto, sono stati costretti a rifugiarsi di fretta all’interno dello stabile, dato che la proprietà è stata letteralmente bersagliata da una pioggia di pallini di fucile da caccia. I presenti - questa la ricostruzione - hanno riferito di aver sentito in seguito ulteriori colpi di fucile, uno dei quali ha purtroppo colpito un’asinella che, in preda al terrore, ha rotto la recinzione della proprietà ed è fuggita. L’animale, recuperato solo dopo pazienti ricerche, è stato ritrovato con ferite da pallini da caccia sul muso, vicine agli occhi, che fortunatamente non ne hanno compromesso la vista. I testimoni hanno inoltre sostenuto di aver notato, poco prima dell’evento, una persona in abbigliamento militare, con tanto di berretto; sempre prima degli spari è stato visto, nei pressi della struttura, anche un cane da caccia. Le indagini purtroppo non hanno ancora permesso di identificare l’autore o gli autori di questo ennesimo atto criminale, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi”. Zanoni, Bigon, Lorenzoni e Guarda ricordano i contenuti della Mozione che ancora deve essere discussa in Aula “con la quale abbiamo messo nero su bianco una serie di misure da adottare per evitare queste situazioni. A cominciare dall’obbligo per i cacciatori di indossare una pettorina con un codice alfanumerico per facilitarne l’identificazione anche in caso di incidente: se l’avesse indossata, il responsabile dell’episodio di Sovizzo sarebbe stato già identificato. Ma sono inoltre necessari: il raddoppio delle distanze di sicurezza da edifici e strade nell’attività di caccia; il divieto di iscrizione agli Ambiti Territoriali di Caccia e Comprensori Alpini per almeno 10 anni per chi causa incidenti violando le distanze di sicurezza da strade e abitazioni; la revoca del tesserino di caccia con il divieto di rilascio di un nuovo tesserino per almeno 10 anni per chi causa incidenti violando le distanze di sicurezza da strade e abitazioni”. Infine, la domanda posta all’Assessore regionale con delega alla caccia: “Cosa intende fare, con inderogabile urgenza, per impedire ai folli autori di questi gesti criminali di poter continuare, impuniti, a mettere a repentaglio la vita di persone e animali?”.