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Piccinini (VA): “Superbonus e affini, assenza di liquidità e cantieri bloccati tengono in ostaggio oltre 5000 imprese del nostro territorio: depositata mozione”
08 febbraio 2023
(Arv) Venezia 8 feb. 2023 - “Ho depositato oggi la mozione con cui chiedo alla Regione, compatibilmente con le risorse disponibili, di intervenire sui crediti certificati dall’Agenzia delle Entrate derivanti dal Superbonus e affini. Bisogna aiutare le nostre imprese edili a uscire da questo blocco di liquidità che sta mettendo a rischio la loro stessa sopravvivenza”. Sono le dichiarazioni del Consigliere regionale Tomas Piccinini (Veneta Autonomia) a sostegno “Della richiesta di aiuto invocato da tutte le associazioni di categoria del settore; assenza di liquidità e cantieri bloccati stanno tenendo in ostaggio oltre 5000 imprese del nostro territorio: con la mozione, chiedo alla Giunta regionale di acquisire sia in proprio, sia attraverso società controllate, e compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, dalle imprese o direttamente dalle banche e dagli intermediari finanziari crediti certificati dall’Agenzia delle entrate derivanti dal Superbonus e affini. Ci troviamo di fronte a una situazione che sta mettendo in crisi molte delle nostre imprese edili con la conseguenza di cantieri che restano fermi con i relativi ponteggi ad occupare le strade e progetti di ristrutturazione che se non saranno ultimati con il salto delle due classi energetiche comporteranno la richiesta ai contribuenti, da parte della stessa Agenzia delle Entrate, di restituzione del credito fiscale. Non è un caso che Federica Brancaccio, presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili, parli di “una bomba ad orologeria”. Almeno il 70% delle imprese edili venete ha il cassetto fiscale pieno di crediti da almeno 8 mesi; il blocco della cessione dei crediti fiscali, con le banche che non accettano più pratiche di Superbonus e affini, produce pesanti ricadute per queste aziende in difficoltà col pagamento di fornitori, stipendi, imposte e tasse. Di fronte a questo scenario tutte le associazioni di categoria coinvolte chiedono azioni rapide e risolutive anche perché ciò che sta accadendo genera una situazione paradossale perché rischia di penalizzare le aziende più sane e oneste del territorio”.
“Se non verrà data una pronta soluzione al problema nei prossimi mesi, in Veneto ci saranno circa 5000 imprese in seria difficoltà con il rischio di aumento esponenziale delle ore di cassa Integrazione e della perdita di molti posti di lavoro. Ecco perché ho ritenuto doveroso presentare questa mozione e mi auguro - conclude Piccinini - che la Regione, sempre attenta alle reali esigenze del territorio, possa trovare modalità e risorse per aiutare questo importante comparto del nostro sistema produttivo”.