dettaglio - crv
- Home
- Comunicati stampa
- Ostanel (VcV): “Vulvodinia e Neuropatia del Pudendo,...
Ostanel (VcV): “Vulvodinia e Neuropatia del Pudendo, Tavolo tecnico anche in Veneto per riconoscere patologie e attivare strumenti di diagnosi e cura”
06 luglio 2023
(Arv) Venezia 6 lug. 2023 - “La mia mozione per sensibilizzare la Regione su Vulvodinia e Neuropatia del Pudendo e inserirle nell’elenco delle malattie croniche e invalidanti previste dai Livelli Essenziali di Assistenza era stata approvata all'unanimità dal Consiglio regionale nel marzo 2022. Adesso, a più di un anno di distanza, è stato fatto un altro passo avanti nella giusta direzione”.
Lo afferma Elena Ostanel, consigliera regionale del gruppo Il Veneto che Vogliamo.
“Ieri – rende noto la consigliera - a seguito di un incontro che si è tenuto a palazzo Ferro Fini con il Comitato Vulvodinia e Neuropatia del Pudendo, l'Assessore regionale alla Sanità, che ringrazio per l'attenzione e la sensibilità dimostrata sul tema, ha dato seguito all'impegno assunto dall'Aula. L’Assessore Lanzarin ha confermato che parlerà con i tecnici della sua struttura regionale per attivare un Tavolo tecnico, propedeutico per valutare l'attivazione di un PDTA (Piano diagnostico terapeutico assistenziale) e la costituzione di Pelvic Unit territoriali (centri e gruppi di lavoro in equipe), passi fondamentali per il riconoscimento e l'inserimento di queste patologie nei LEA ed extra lea regionali. Questo percorso è già stato attivato da Piemonte e Toscana”.
“Una donna su sette è affetta da Vulvodinia – ricorda Ostanel - Fino a poco tempo fa, si sentiva rispondere che soffriva di ipocondria o di stress, non di una ben definita patologia che può arrivare a essere invalidante. Già, perché queste malattie non sono ancora riconosciute dal Sistema Sanitario Nazionale, quindi non rientrano nei LEA. Ma non solo: spesso non sono conosciute nemmeno dai medici che hanno in cura le pazienti, non essendo inserite nei piani di studio delle Facoltà di Medicina e delle Scuole di Specializzazione. Il risultato? Diagnosi tardive e, visto che queste malattie non sono riconosciute dal SSN, le spese di cura sono a carico della paziente, quindi non accessibili a tutte. Una donna affetta da Vulvodinia spende 20.000-50.000 euro per curarsi, mentre sono 10.000-100.000 euro per una malata di Neuropatia del Pudendo”.
“La Vulvodinia colpisce il 12-16% della popolazione femminile – fa presente la consigliera regionale - La Neuropatia del Pudendo colpisce 10 persone su 10.000, ma la stima è al ribasso perché non c’è un registro. L’obiettivo è iniziare a riconoscere queste patologie, che sono complesse e coinvolgono numerose competenze: ginecologi, fisioterapisti, psicologi, neurologi, e dotare le strutture sanitarie venete di strumenti di diagnosi e cura, per consentire alle donne di curarsi dignitosamente, senza spendere nel corso della loro vita decine di migliaia di euro”.