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Guarda (EV): "Ok alla mia richiesta: più fondi per candidatura della Val d’Alpone a patrimonio UNESCO”
01 agosto 2023
(Arv) Venezia 1 ago. 2023 - “La candidatura UNESCO della Val d’Alpone può contare su un sostegno trasversale e più fondi, grazie ad un emendamento di Europa Verde, accolto dalla maggioranza, per far riconoscere una valle dalla valenza archeologica eccezionale, con oltre 40 giacimenti fossiliferi”. Commenta così quanto approvato in Consiglio regionale, durante la discussione sull’assestamento della manovra di bilancio, la consigliera regionale Cristina Guarda di Europa Verde.
“Il lavoro di squadra -continua Guarda- con il collega Polato e il sostegno del collega Valdegamberi hanno portato all’approvazione di uno stanziamento di 50.000 euro, a favore delle iniziative volte alla divulgazione ai cittadini, attraverso il coinvolgimento anche delle scuole, degli obiettivi culturali, storici, conservativi, promozionali ed economici al fine di poter candidare la Valle d’Alpone alla lista Patrimonio mondiale Unesco”.
“Un fondo che si aggiunge ai 120.000 stanziati ad oggi, che ho proposto per rafforzare il sostegno della Regione alla Valle D'Alpone, considerato che, per la candidatura delle Colline del Prosecco, sono stati stanziati ben 700.000 euro. Il successo della candidatura – osserva Guarda - dipenderà anche dai sopralluoghi che gli inviati dell’Unione mondiale per la conservazione della natura e del patrimonio archeologico effettueranno per parlare con la gente e valutare l'ambiente. Quanto approvato oggi a Venezia, sarà utile ad assicurare una più diffusa preparazione da parte dei residenti, affinché possa emergere il reale coinvolgimento del territorio. Questi fondi sono un riconoscimento ulteriore al lavoro di ricerca, preparazione documentale, sviluppo del progetto e divulgazione che stanno svolgendo, a sostegno della candidatura, tecnici, ricercatori ed i comuni veronesi di Vestenanova, San Giovanni Ilarione, Montecchia di Crosara, Ronca, Monteforte d'Alpone, Soave e Verona, assieme a quelli vicentini di Crespadoro, Altissimo e Gambellara, assieme a tutte le associazioni e i consorzi coinvolti”, conclude Cristina Guarda.