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Ostanel (VcV): “Politiche abitative: nel mercato alloggi studenti, Padova può perdere attrattività, mentre Regione rimane carente”
31 agosto 2023
(Arv) Venezia 31 ago. 2023 - “La questione della casa diventa sempre più primaria in tutto il Veneto, e soprattutto a Padova, con i numeri delle abitazioni non occupate che, di fronte alla crisi degli alloggi per gli studenti, sono purtroppo paradossali. Padova può perdere attrattività a discapito di città universitarie con dinamiche del mercato degli alloggi meno penalizzanti per i ragazzi e le loro famiglie, che devono fare i conti con budget limitati e inflazione per mandare i propri figli a studiare”. Lo afferma Elena Ostanel, consigliera regionale del gruppo Il Veneto che Vogliamo in una nota “Sulle oltre 16mila abitazioni non occupate censite a Padova (più di 64mila, se contiamo tutta la provincia patavina), cifre eclatanti se messe a confronto con la difficoltà per gli studenti di trovare alloggi a prezzi accessibili. Una problematica che sta per reiterarsi in queste settimane, in vista dell'anno accademico entrante”.
“La Regione - aggiunge Ostanel - manca certamente all'appello nell'affrontare in maniera efficace la carenza di alloggi per studenti, considerata da palazzo Balbi con sufficienza e poca lungimiranza. La crisi del mercato degli immobili va vista nel suo insieme e anche qui la Giunta di Zaia è in grave ritardo. Nonostante le mie molte sollecitazioni in questi anni gli stanziamenti per le ristrutturazioni degli alloggi Ater, di competenza regionale, sono ancora largamente inferiori alle necessità delle nostre città universitarie che spesso nei centri storici devono fare i conti con l'aggressività della locazione turistica che toglie molti appartamenti, messi negli anni scorsi sul mercato degli affitti agli studenti fuori sede”.
“Ho proposto sia con una mozione che con un progetto di legge - spiega Ostanel - di eliminare la norma che oggi fa andare lo 0,4% del valore locativo degli immobili di proprietà Ater e Comune nel bilancio regionale, senza che venga reinvestito sulla casa pubblica. Un adeguamento contabile che varrebbe oltre 4 milioni di euro di totale regionale. Soldi che così verrebbero messi a disposizione delle Ater per sistemare e ristrutturare gli alloggi, rimettendoli sul mercato. Si contribuirebbe così a calmierare la crisi abitativa che adesso conduce a situazioni paradossali, come il fatto che numerosi insegnanti provenienti da altre regioni non accettino le cattedre assegnate in Veneto perché trovare casa qui è troppo difficile e comunque eccessivamente oneroso economicamente per gli stipendi della Pubblica Istruzione”.