Baldin (M5S): “Olimpiadi 2026, pista da bob: Zaia riferisca in Consiglio regionale”

02 ottobre 2023

 

(Arv) Venezia 2 ott. 2023  - “Non è pensabile che il presidente della Regione se la cavi dicendo ‘Immagino che qualcuno dovrà prendere una decisione’. Proprio Zaia che, per anni, ci ha spiegato l'assoluta necessità di realizzare la nuova pista da bob a Cortina, nonostante la contrarietà espressa fin dal principio dalle comunità locali e dalla galassia ambientalista”. Così Erika Baldin, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Veneto, che annuncia di aver sottoscritto l'interrogazione di Cristina Guarda (Europa Verde) per invitare il presidente Zaia “A riferire in merito alle determinazioni che intende adottare rispetto a quanto deciso dalla Provincia di Belluno, che ha chiesto alla Regione, al governo e alla Fondazione Milano-Cortina 2026 di valutare l'offerta di Innsbruck per le gare di bob, slittino e skeleton”.

“In parole povere, non si può ignorare l'espressione democratica del Bellunese. La voce delle istituzioni provinciali - sottolinea Baldin - si somma a quella dei cittadini che lo scorso 24 settembre sono scesi in piazza per ribadire la contrarietà a un progetto scellerato dal punto di vista economico e ambientale. Altro che Olimpiadi sostenibili! Il fatto che anche il Parlamento abbia votato a favore dell'ipotesi di un piano B, sfruttando la pista già esistente a Innsbruck, è una buona notizia: finalmente qualcuno sta aprendo gli occhi. La soluzione è a portata di mano e con le risorse risparmiate si potrebbero realizzare interventi a vantaggio delle popolazioni locali, che chiedono maggiori finanziamenti per il trasporto pubblico e i servizi sanitari”.

“Resta però il nodo politico. Zaia - conclude Baldin - ha capito che molto probabilmente la pista da bob non si farà e quindi cerca di fare lo struzzo e cambia la narrazione: prima era la Regione a volere il bob a Cortina, a qualunque prezzo, ora invece se ne può fare a meno, tanto ‘Comunque le Olimpiadi si fanno’. L'importante, come sempre per l'autonomista Zaia, è che di fronte a un problema sia Roma a decidere”.