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Valpolicella al vertice dell’enologia mondiale. Bozza (FI): “Un grande vigneto di quasi novemila ettari su 19 Comuni. Grandissimo il lavoro dei nostri produttori”.
16 luglio 2024
(Arv) Venezia 16 lug. 2024 - Il consigliere regionale Alberto Bozza (FI) e Christian Marchesini, presidente del Consorzio di tutela dei vini della Valpolicella, hanno presentato oggi a palazzo Ferro Fini il Dossier socioeconomico 2024 della principale denominazione Rossa del Veneto.
La conferenza stampa è stata introdotta dal Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, che ha sottolineato come “l’evento di oggi rappresenta un doveroso omaggio al territorio della Valpolicella e ai suoi prodotti di eccellenza, i vini, di qualità straordinaria, apprezzati in tutto il mondo, con alle spalle una storia millenaria”.
Alberto Bozza (FI) ha posto l’accento sulla “straordinarietà del territorio della Valpolicella, un enorme vigneto di 8617 ettari su 19 Comuni, impreziosito dalle bellissime colline che si estendono fino alla città di Verona. Un territorio con una produzione straordinaria di vini di qualità: Valpolicella, Valpolicella Superiore, Ripasso, Amarone e Recioto, apprezzati in 87 Paesi del mondo. Questo grazie al lavoro dei nostri agricoltori e produttori, capaci di garantire una qualità eccellente dei prodotti e, al contempo, di mantenere il filone tradizionale dei vini della Valpolicella. Tutto ciò ha permesso al Consorzio di affrontare le nuove sfide del mercato, anche enogastronomiche, con coraggio e creatività, a fianco delle Istituzioni quando si tratta di difendere i nostri prodotti, senza distogliere l’attenzione da sostenibilità e sicurezza alimentare. E consentirà di superare le difficoltà legate al clima che sta cambiando”.
“Importante è sostenere la candidatura UNESCO della tecnica di appassimento delle uve del Valpolicella: portare a casa questo prestigioso riconoscimento internazionale significherebbe rendere il dovuto omaggio al grande lavoro portato avanti dai padri dei nostri agricoltori e dagli attuali produttori che, grazie a innovazione e investimenti, riescono a mantenere alta la qualità dei vini della Valpolicella che, peraltro, fanno benissimo”, ha chiosato Bozza.
Christian Marchesini, presidente del Consorzio di tutela dei vini della Valpolicella, ha spiegato che “come Consorzio siamo chiamati innanzitutto a tutelare i nostri prodotti: nel 2023 abbiamo avuto quarantaquattro casi di usurpazione dei termini dei vini della Valpolicella, in particolare dell’Amarone. Ma è importante anche l’attività di promozione: dobbiamo far capire a tutto il mondo quanto buoni siano i nostri vini: Valpolicella, Valpolicella Superiore, Ripasso, Amarone e Recioto sono in grado di abbinarsi a qualsiasi cibo e ad accontentare anche i palati più esigenti”.
“Il Dossier che oggi presentiamo è il coraggio della trasparenza, la sintesi economica del sistema della Valpolicella, il territorio a Nord di Verona – ha aggiunto Marchesini - Ricordo che sono 320 i produttori dell’intera filiera, con 8600 ettari coltivati. 2200 sono i viticoltori a cui si aggiungono 316 imbottigliatori e sei cantine sociali, per una produzione di oltre 61 milioni di bottiglie nel 2023 tra Valpolicella, Valpolicella Superiore, Ripasso, Amarone e Recioto, destinate per il 60% all’export in 87 Paesi del mondo. E, forse proprio nel momento economico più difficile degli ultimi 25 anni, è giusto investire nella denominazione Valpolicella”.
L’Assessore regionale Federico Caner ha evidenziato “le eccellenze del territorio della Valpolicella, sintesi perfetta del binomio ‘agricoltura- turismo’, il presente e il futuro della nostra Regione. Abbiamo delle sfide commerciali importanti da affrontare, assieme al tema della sostenibilità, ma non dobbiamo far passare il concetto sbagliato che l’agricoltura inquina: è impossibile l’impatto zero, non solo in agricoltura ma in qualsiasi attività umana”.