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Baldin (M5S): “La Riviera del Brenta attende da un anno i ristori per la grandinata del luglio 2023, l'erogazione del 2,5 per cento da parte del governo è offensiva. Chiedo alla Regione di protestare e convocare la rappresentanza parlamentare veneta”
05 settembre 2024
(Arv) Venezia 5 set. 2024 - “È trascorso oltre un anno dal maltempo eccezionale che nel luglio 2023 mise in ginocchio la Riviera del Brenta, causando circa un miliardo e trecento milioni di danni ad abitazioni private, fondi, imprese e patrimonio comunale. Ma i ristori da Roma sono arrivati con il contagocce, oppure non sono mai arrivati, e sono largamente insufficienti a coprire il fabbisogno”. Così la capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, Erika Baldin che ha presentato una interrogazione nei confronti della Giunta regionale.
Dopo la lettera di protesta del sindaco di Dolo, Gianluigi Naletto, alla presidente del Consiglio dei Ministri, chiedo all’esecutivo di palazzo Balbi -commenta la consigliera- quali azioni ha messo in campo contro la esigue somme erogate dal governo Meloni, in alcuni casi mai arrivate ai Comuni, e quali esse siano nei fatti. Non può essere che a bilancio nazionale 2025 e 2026 figurino solo 235 milioni, ovvero il 2,5% del dovuto, già certificato dalla ricognizione dei disastri. Chiedo – ribadisce Baldin - se la Regione convocherà le parlamentari e i parlamentari eletti nel Veneto, e in particolare nei collegi della Riviera del Brenta, al fine di richiedere loro comportamenti coerenti tra quanto sostenuto nel territorio e il voto nelle aule romane: dev’essere chiaro che i partiti della maggioranza di destra stanno perpetuando il gioco delle due parti in commedia, in Veneto piangono la carenza di ristori e a Roma votano per non integrarli sostanziosamente a vantaggio del territorio di elezione»”. “Emblematico il caso di Camponogara, - sottolinea Baldin - località rivierasca particolarmente colpita, dove i danni ammontano a 22 milioni, dei quali oltre 17 per le utenze private. Il presidente Zaia ha parlato di una cifra di cinque volte maggiore rispetto all'importo stabilito. Chiedo, quindi, come sia possibile che il governo preveda un ammontare tanto esiguo, peraltro erogabile probabilmente soltanto tra due anni. La Riviera sta ancora riparando i danni, anche per questo motivo l’assessore di Camponogara è indignato dal silenzio dei leader regionali dei partiti di governo per questo schiaffo al territorio. La situazione è ulteriormente aggravata dalla lentezza con la quale vengono erogati i fondi, ovvero, due anni del tutto inadeguati ad affrontare le urgenze, ad esempio le infrastrutture distrutte. Non occorrono soltanto i fondi promessi e mai arrivati -conclude Erika Baldin - ma anche una pianificazione più efficiente del contrasto al dissesto idrogeologico. La speranza è che queste voci di protesta si trasformino in azioni concrete da parte del Consiglio dei Ministri guidato da Giorgia Meloni.