Baldin (M5S): “Glifosato e pesticidi nell'aria di Mestre, interrogo la Giunta regionale affinché predisponga un'adeguata campagna informativa dei rischi cui vanno incontro persone, animali e piante”

01 ottobre 2024

 

(Arv) Venezia 1 ott. 2024 - “L’aria di Mestre e della terraferma veneziana è satura di pesticidi, lo confermano gli esiti di un recente studio curato dall’Università di Ca’ Foscari. A tal proposito, ho depositato un’interrogazione a risposta immediata, diretta alla Giunta veneta, per chiedere se l’ente intende programmare una campagna informativa (attraverso ARPAV e le ULSS) in merito all’utilizzo consapevole dei pesticidi stessi, compatibile con la salute di persone, animali e piante: in particolare un’attenzione di riguardo va rivolta al glifosato, definito “probabilmente cancerogeno” dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro”. Così la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale Erika Baldin che spiega: “Il gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze Ambientali, in collaborazione con l’Istituto di Scienze Polari del CNR, in vista della pubblicazione dei dati nella rivista internazionale Environmental Pollution ha raccomandato di non abusare dei prodotti per la protezione delle piante nei contesti cittadini: c’è stato stupore all’interno dello stesso gruppo dal momento che ci si attendeva di riscontrare particelle di dimensioni inferiori, provenienti dagli ambienti rurali periferici. Invece sono state intercettate particelle più grandi di glifosato e fosetil-alluminio, evidentemente utilizzate nei giardini e negli orti urbani”.

L’esponente del M5S teme che “La contaminazione sia diffusa nel territorio, nonostante la concentrazione appaia relativamente ancora bassa (nell’ordine di nanogrammi per metro cubo di aria): i rilievi operati nell’edificio più alto del campus universitario di Mestre attraverso un campionatore di polveri, non lasciano spazio a dubbi. Ho letto che l’amministrazione comunale veneziana sostiene di utilizzare un prodotto a base di aceto diluito nell’acqua, e non invece diserbanti chimici: attendo quindi una risposta ufficiale da parte della Regione del Veneto, magari suffragata da nuove intercettazioni da parte di ARPAV, per suffragare questa tesi o al contrario smentirla. E nel frattempo, chiedo alla giunta Zaia di informare dettagliatamente la popolazione anche nei mesi a venire”.