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Piccinini (VA): “Giornata internazionale della montagna: celebriamo e proteggiamo le montagne del Veneto, un patrimonio UNESCO di inestimabile valore”
11 dicembre 2024
(Arv) Venezia 11 dic. 2024 - “Dal sito UNESCO delle Dolomiti ai Monti Lessini, passando per l'Altopiano di Asiago al massiccio del Monte Grappa, il Veneto offre un patrimonio paesaggistico e naturalistico di rara bellezza. In occasione della Giornata internazionale della montagna, istituita dalle Nazioni Unite nel 2002, al fine di sensibilizzare sull'importanza dei territori montani per la salute del pianeta e per il benessere delle persone, è importante ricordare gli splendidi itinerari presenti nella nostra Regione, che accolgono ogni anno milioni di visitatori, senza dimenticare l’inestimabile valore culturale delle comunità che vi abitano e ne preservano l’identità e la storia millenaria”. Così il consigliere regionale Tomas Piccinini (Veneta Autonomia), in occasione della ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 2002, in cui si ribadisce l’importanza delle montagne venete non solo come risorsa naturale, ma anche come patrimonio culturale, sociale ed economico.
“Vorrei – esorta Piccinini - che la Giornata internazionale della montagna, che si celebra l’11 dicembre di ogni anno, fosse un’occasione per riflettere sull’importanza delle montagne non solo come risorsa naturale, ma anche come patrimonio culturale, sociale ed economico – afferma Tomas Piccinini –. Le montagne del Veneto, con le Dolomiti, riconosciute Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, rappresentano un gioiello unico nel panorama mondiale. Le Dolomiti, con la loro maestosità, sono molto più di un paesaggio spettacolare: sono un simbolo di biodiversità, sostenibilità e tradizioni locali. Dalle Tre Cime di Lavaredo al Monte Pelmo, dal Gruppo delle Pale di San Martino alla Marmolada, queste montagne racchiudono storie millenarie, ecosistemi fragili e una bellezza mozzafiato che attira ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo. Le montagne della nostra Regione, dall’Altopiano di Asiago a quello dei Sette Comuni, dal massiccio del Monte Grappa ai Monti Lessini, non sono solo una destinazione turistica di grande richiamo, ma rappresentano anche il luogo in cui comunità locali vivono e lavorano da secoli, mantenendo vive tradizioni antiche e contribuendo a preservare l’equilibrio tra uomo e natura. Questa giornata è un’occasione per sottolineare l’importanza di un turismo consapevole e di politiche sostenibili, che tutelino l’ambiente e promuovano uno sviluppo armonioso delle aree montane”.
“In un momento storico segnato dai cambiamenti climatici, le montagne si trovano ad affrontare sfide senza precedenti: dallo scioglimento dei ghiacciai alla perdita di biodiversità. Sfide che mettono a dura prova non solo il loro ecosistema ma anche le economie locali, indissolubilmente legate ai cicli della natura, con le comunità montane sempre più colpite da una diminuzione della popolazione e dalla conseguente perdita di vitalità delle attività locali. Le popolazioni che vivono nelle zone montane, con la loro ricca eredità culturale, costituiscono il cuore pulsante di questi territori, tramandando antichi mestieri, arte culinaria e una sapienza che può essere guida per il futuro. Per queste ragioni, è nostro dovere preservare questo tesoro naturale e culturale per le prossime generazioni, impegnandoci ad evitare che questi territori vengano interessati da un progressivo depauperamento dei servizi e privati delle opportunità di sviluppo che meritano. Penso, per esempio, alla nostra Lessinia, che nonostante si trovi a fronteggiare un progressivo spopolamento dei propri centri è al contempo interessata da coraggiose iniziative da parte di giovani imprenditori, desiderosi di rilanciare il territorio con attività che lo rendano più attrattivo per chi lo vive e chi lo visita. Credo che queste iniziative siano da sostenere e promuovere, adottando misure concrete per invertire la tendenza che sta coinvolgendo queste aree. In quest’ottica – conclude Piccinini –, la Giornata internazionale della montagna ci ricorda quanto la tutela di questo patrimonio sia una responsabilità condivisa: proteggere le montagne significa proteggere il nostro futuro e garantire che le generazioni a venire possano continuare a godere di questa straordinaria eredità”.