Politica – Camani e Gruppo Consiliare Pd: “Cinque cose che servono al Veneto: le proposte del Partito Democratico per il bilancio regionale 2025”

12 dicembre 2024

 

(Arv) Venezia 12 dic. 2024 - “Questa conferenza stampa, organizzata per presentare le cinque proposte centrali della nostra manovra emendativa, relative a ciò che secondo noi serve maggiormente al Veneto, arriva fortunatamente a pochi minuti di distanza dall’intervento in aula del presidente Zaia. Ma coincide anche con la sfortuna di non aver ricevuto dal presidente alcuna risposta sulle questioni cruciali che avevamo messo sul tavolo. In aula abbiamo chiesto a Zaia perché è stato deciso di aumentare l’Irap, attraverso un metodo non concertato ed inasprendo la tassazione. E abbiamo chiesto lumi anche sull’utilizzo delle risorse che verranno drenate, ovvero verso quali investimenti verranno dirottate. Ma a queste domande Zaia non ha dato alcuna spiegazione, limitandosi, come un disco rotto, al solito mantra del ‘va tutto bene’ e a sventolare la bandierina dell’autonomia che, sentenza dopo sentenza diventa sempre più flebile”. Così la capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vanessa Camani, ha aperto la conferenza stampa di illustrazione delle proposte dem in occasione del bilancio di previsione 2025. “Le cose, a differenza di quanto sostiene il presidente, non vanno bene. E non lo diciamo con un approccio pessimista bensì pienamente costruttivo. Ci sono azioni che bisogna mettere in campo per rendere questa regione meno fragile e meno esposta ai rischi che attraversano vari ambiti, da quello del sociale al mondo del lavoro, dalla sanità all’ambiente”. Ecco le cinque proposte presentate dal gruppo Pd.

Caregiver. La consigliera Chiara Luisetto ha illustrato l’emendamento che chiede uno stanziamento di 5 milioni a sostegno dei caregiver familiari: “si tratta di figure essenziali, che si prendono cura in casa di una persona cara. Un esercito silenzioso che non è ancora stato riconosciuto da una legge in materia ma che necessitano di sostegni, sia dal punto di vista economico che in termini di aiuto psicologico e di formazione. Esiste un fondo nazionale per i caregiver, ma la Regione non mette mai a loro disposizione risorse proprie. Per questo chiediamo un finanziamento adeguato a copertura delle loro esigenze”.

Danni da maltempo. Un secondo emendamento è relativo alla proposta di istituire, con una dotazione di 8 milioni di euro, un fondo regionale per garantire in modo tempestivo i primi ristori alle imprese e ai privati danneggiati da eventi meteo avversi. “La lentezza e l’insufficienza dei risarcimenti da parte del governo nazionale – ha spiegato Francesca Zottis a nome del primo proponente, Jonatan Montanariello - impongono questa svolta per evitare, come è successo troppe volte nel recente passato, basti pensare alla Riviera del Brenta, che le popolazioni e il tessuto economico di intere aree debbano attendere in eterno per ripartire”.

Psicologo di base. Da parte sua, Anna Maria Bigon ha presentato l’emendamento “con il quale chiediamo di inserire a bilancio la cifra di 8 milioni di euro per istituire il servizio di Psicologia di base. Ad oggi, lo scenario vede un’impennata di casi di disagio, ansia e depressione tra i giovani, ma il fenomeno riguarda anche le fasce di popolazione adulta. Serve una presenza capillare di professionisti, da inserire dapprima nei distretti e, quando entreranno a regime, nelle 99 Case di Comunità previste in Veneto. Questo consentirebbe di eliminare le lunghe liste d’attesa che ci sono attualmente per una visita nei consultori e scongiurerebbe la cronicizzazione del disagio mentale”.

Impianti fotovoltaici. Sono invece 16 i milioni che il Pd chiede di mettere a bilancio per implementare i contributi ad imprese e privati per l’installazione di pannelli fotovoltaici e per l’accumulo dell’energia prodotta con questo sistema. “Implementare gli investimenti in questa direzione – ha evidenziato Andrea Zanoni – significa contribuire da un lato alla lotta contro i cambiamenti climatici e, contemporaneamente, consente di ottenere risparmi sulle bollette. Senza dimenticare gli effetti positivi per la salute di tutti perché le energie rinnovabili consentono di ridurre anidride carbonica, polveri sottili, e pure le multe pesantissime e le procedure di infrazione che già l’Ue ha avviato nei confronti del Veneto per la violazione delle normative sull’inquinamento dell’aria”.

Sicurezza sul lavoro. Non da ultimi, gli emendamenti riguardanti la tutela dei lavoratori. “Da un lato – ha spiegato Francesca Zottis – chiediamo di stanziare 3 milioni di euro per dare avvio ad un piano straordinario con l’obiettivo di assumere 60 tecnici della prevenzione da assegnare alle Ulss, in modo da rafforzare gli organici degli Spisal. Contemporaneamente, per incrementare la presenza di addetti alla sicurezza nei Pronto Soccorso e negli ospedali del Veneto, abbiamo proposto un finanziamento di 8 milioni euro, cui si aggiungono altri 2 milioni per prevenire e contrastare le aggressioni negli ospedali hub. Il fenomeno delle sempre più frequenti violenze che si verificano in questi luoghi va arginato non a parole ma con gli investimenti economici”. Nel pacchetto emendativo del Pd, relativo alla sicurezza sul lavoro, rientrano infine i 100 mila euro a favore della formazione dei lavoratori immigrati e altri 50 mila per la lotta al caporalato e la promozione della legalità.

“Ci auguriamo – ha detto in chiusura la capogruppo Camani – che queste nostre proposte possano trovare ascolto e condivisione da parte della maggioranza. Nella consapevolezza di dare un maggior respiro alle tante realtà del Veneto che chiedono un sostegno concreto da questa istituzione”.