Bilancio regionale, Camani (Pd): "Cinque proposte per la città di Padova"

16 dicembre 2024

 

(Arv) Venezia 16 dic. 2024 - “Ho presentato cinque emendamenti al Collegato alla Legge di stabilità regionale, concernenti la città di Padova. Si tratta di cinque richieste di finanziamento per altrettanti interventi di rilievo in ambito sanitario, sociale, culturale e infrastrutturale. Con riflessi che non sono relativi solo a Padova ma che vanno considerati su scala regionale. Ritengo per questo motivo, considerando anche le difficoltà dei Comuni colpiti dai tagli del governo, che la Regione possa e debba fornire un contributo concreto attraverso una serie di finanziamenti". E’ quanto dichiara la capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Vanessa Camani.

“Un primo emendamento – descrive Camani - consiste nella richiesta di uno stanziamento straordinario di un milione per l’Hospice pediatrico di Padova, con l'obiettivo di implementare le attività e gli strumenti ludico-didattici e tecnologici della struttura, per garantire ai piccoli ospiti, colpiti da malattie inguaribili, le migliori condizioni possibili di degenza. L'hospice, va ricordato, si rivolge a minorenni residenti in Veneto, con possibile estensione del limite d’età in situazioni di cronicità. Il secondo emendamento del valore di 100 mila euro, riguarda il Cohousing anziani-studenti. Guardando ai progetti di welfare, sostegno della coabitazione intergenerazionale avviata dal Comune di Padova in sinergia con l'Università. È una formula innovativa che consente alle persone anziane, proprietarie di abitazione, di ospitare uno studente fuori sede. L'anziano può così trovare un supporto nello svolgimento di varie mansioni. Dal punto di vista economico, c’è il vantaggio per chi ospita di avere un contributo per le spese di mantenimento della casa e, per lo studente fuori sede, di trovare una soluzione abitativa ad un costo più accessibile. Si tratta di una soluzione sperimentale che va implementata. Il Terzo emendamento, propone alla Giunta regionale di stanziare un contributo straordinario per la realizzazione dell’Ecomuseo del Basso Isonzo (100 mila euro).  Pensato come centro culturale e sociale aperto e diffuso, questo progetto punta a creare un luogo identitario per quest'area situata in una posizione strategica, vicino alle mura cinquecentesche della città, il nodo idraulico del Bassanello e il fiume Bacchiglione. Un sostegno della Regione alla realizzazione di questo obiettivo, diventa significativo, tenuto conto della rete regionale degli ecomusei, per dar vita a laboratori, mostre, percorsi didattici e attività ricreative, a beneficio dei cittadini”.

“Per quanto riguarda il quarto e quinto emendamento faccio riferimento alle  opere infrastrutturali:  da un lato – chiede la consigliera - un finanziamento di due milioni e mezzo di euro per la realizzazione di una nuova infrastruttura stradale nella zona nord del territorio comunale di Padova. Questo per migliorare la viabilità della zona nord del territorio comunale e dei limitrofi comuni di Vigodarzere, Cadoneghe e Limena. Il progetto prevede la costruzione di una strada che nasce dalla Zona Industriale di Cadoneghe, costeggia la ferrovia, attraversa un nuovo ponte sul fiume Brenta e si collega direttamente alla tangenziale nord di Padova. Questa soluzione consentirebbe di svuotare i centri abitati dal attraversamento, migliorando la qualità della vita urbana, riducendo l'inquinamento atmosferico e garantendo una maggiore sicurezza stradale. Una scelta già condivisa, e in parte finanziata, dai Comuni interessati, strategica in una zona della città che vedrà la viabilità rivoluzionata nei prossimi anni. Finanziamento aggiuntivo per la realizzazione del canale scolmatore Montà (8,6 milioni)”.  “Non da ultimo, l'emendamento che propone lo stanziamento di 8,6 milioni al Consorzio di Bonifica Bacchiglione per la realizzazione del primo stralcio del progetto di riassetto idraulico del Bacino Montà - Brusegana. L'obiettivo è di migliorare la sicurezza idraulica della zona ovest del territorio comunale di Padova. La zona, infatti, è particolarmente fragile dal punto di vista idraulico ed è soggetta ad allagamenti importanti, come quelli che si sono verificati negli anni 2018, 2021 e 2024. L'auspicio - conclude Camani - è che attorno a queste richieste ci possa essere un accordo ampio con la maggioranza e con i colleghi padovani, nella consapevolezza dell'importanza di procedere con questi interventi".