Bilancio regionale - Camani (Pd): "Manovra di fine impero, senza spinta e investimenti per il cambiamento".

18 dicembre 2024

(Arv) Venezia 18 dic. 2024 -      "A conti fatti, questa manovra regionale decreta nel suo complesso una fine infausta di un ciclo durato 15 anni. Una manovra di fine impero, stanca, ripetitiva, senza slanci e senza risorse in grado di segnare anche una minima svolta per il cambiamento del Veneto nei prossimi anni". Il giudizio severo, giunto in chiusura della sessione di bilancio regionale, è della capogruppo del Pd, Vanessa Camani. "Le spaccature in seno alla maggioranza, la frattura ben evidente con le aspettative delle imprese, affrontate con arroganza e superficialità dalla Giunta e dalla maggioranza, sono stati il preludio di un'operazione fallimentare. Segnata da tasse introdotte senza uno scopo preciso ma solo pensate per tappare i buchi finanziari. L'eccellenza, bandierina ormai dai colori sbiaditi, e l'autonomia, spacciata come panacea di tutti i mali, sono racconti che non bastano a camuffare una realtà poverissima in termini economici e strategici". Camani evidenzia "l'insufficienza di risorse, investite in progetti di breve e brevissimo respiro. In una incapacità di avanzare proposte di vero cambiamento o anche solo di rispondere adeguatamente alle tante emergenze del Veneto. Di fondo, domina un tema legato alla democrazia. La quasi assenza di libertà nel collocare gli stanziamenti inibisce nei fatti l'attività legislativa del Consiglio regionale che infatti, a parte qualche legge-spot legata all'istituzione di Giornate regionali, ha innovato gran poco le politiche regionali. Il tutto - conclude - ha il sapore di un canovaccio che si ripete uguale a se stesso da 15 anni, e che è ormai palesemente inadeguato. È ora di cambiare".