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Andrea Zanoni e Renzo Masolo (EV): “Interrompere gli scavi archeologici a Revine Lago e Tarzo, equivale a voltare le spalle alla storia. La Regione del Veneto come procederà?”
17 gennaio 2025
(Arv) Venezia 17 gen. 2025 - “L’interruzione degli scavi archeologici a Revine Lago e Tarzo è una cattiva notizia per tutti. Zaia, che aveva proposto a suo tempo di candidare il sito a patrimonio Unesco, che farà? I curatori del progetto ‘ReLACUS’ dell’Università di Ferrara in collaborazione con l’Università di Padova hanno annunciato che il sito palafitticolo ai laghi di San Giorgio e Santa Maria, Revine Lago e Tarzo, dopo cinque anni di attività, verrà chiuso. Il progetto ha consentito il ritrovamento di reperti, l’approfondimento di alcuni importanti aspetti della storia del nostro popolo, la divulgazione storica attraverso i tanti incontri organizzati in loco e il coinvolgimento di istituzioni e associazioni. L’annuncio della chiusura, che è piombata come un fulmine a ciel sereno, lasca spazio a un vuoto difficilmente colmabile”. Lo dichiarano i consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo di Europa Verde.
“Per questo, - aggiungono i consiglieri - con una interrogazione in Consiglio regionale, ci rivolgiamo alla Giunta per chiedere se sia a conoscenza delle ragioni della chiusura del progetto e come intenda agire a riguardo. La Regione deve assicurare che gli enti responsabili della gestione del patrimonio siano qualificati, imparziali e con un chiaro mandato di salvaguardia sulle spalle. Infine, è opportuno ricordare al Presidente della Giunta regionale Luca Zaia, che non è sufficiente un comunicato stampa o una dichiarazione mezzo stampa per appoggiare concretamente un progetto come questo, ma serve ben altro. Per questo la nostra interrogazione in Consiglio regionale è rivolta in particolar modo a lui”, concludono Zanoni e Masolo