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Centenaro, Cavinato, Pan e Sandonà (Lega – LV): “Saccolongo non può passare da un bacino rifiuti ad un altro. E’ riportato in delibera di giunta che recepisce i pareri degli uffici tecnici. In II Commissione ci siamo attenuti a quanto dispone la Direzione Ambiente e Transizione Ecologica. Le polemiche di questi giorni stanno a zero”
10 febbraio 2025
(Arv) Venezia, 10 feb. 2025 - “La richiesta del Comune di Saccolongo (PD) non può essere accolta in quanto non rispetta né il principio di prossimità dei bacini coinvolti, né quello di rispetto dell’equilibrio finanziario dato che il servizio di gestione rifiuti nel Comune di Saccolongo è parte integrante della struttura economico finanziaria della proposta sulla quale è stato valutato, da parte del Consiglio di bacino Brenta per i rifiuti, l’equilibrio economico finanziario complessivo dell’affidamento in house providing del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani nel bacino ‘Brenta per i rifiuti’ a ETRA S.p.a... Così recita la PAGR 448, sulle disposizioni in materia di organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani in merito alla richiesta di modifica del bacino territoriale dei rifiuti urbani da parte del Comune di Saccolongo, nel padovano. Richiesta di modifica non accettata in base alle valutazioni istruttorie della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica, e di conseguenza dalla Seconda Commissione presieduta da Silvia Rizzotto (Lega – LV)”. Lo sottolineano in coro i consiglieri regionali di Lega – Liga Veneta, Giulio Centenaro, Elisa Cavinato, Giuseppe Pan e Luciano Sandonà.
“La Giunta regionale, in base ad un parere tecnico competente degli uffici della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica e condivise con la Segreteria Tecnica, aveva sottolineato chiaramente, con motivazioni valide supportate dai pareri degli uffici che il passaggio del Comune di Saccolongo dal Bacino Brenta per i rifiuti al Bacino Padova centro, per mantenere come gestore del servizio AcegasApsAmga e non dover passare a Etra non si poteva fare. Quindi in Seconda Commissione – proseguono i consiglieri - abbiamo dato il parere che non è vincolante attenendoci alle prescrizioni dettate dagli uffici e di conseguenza dalla Giunta regionale. Parlare di Autonomia è assolutamente fuorviante e fuori luogo in quanto si tratta di decisioni e pareri di natura prettamente tecnica e non politica. Tra l’altro in alcuni articoli di stampa viene citato il caso di Noventa Padovana. È bene specificare che non si può confondere la situazione di Noventa con Saccolongo, in quanto Noventa aveva fatto richiesta in precedenza, prima che le delibere del bacino fossero attuate e Saccolongo aveva dei contratti in essere. Nessuna spaccatura in Seconda Commissione a difesa o contro il Comune di Saccolongo e le richieste del primo cittadino. Semplicemente ci siamo attenuti alle prescrizioni dettate dagli uffici tecnici e recepite anche nella delibera di giunta che è stata portata al voto in Commissione. Ancora una volta le polemiche strumentali stanno a zero perché a parlare sono i fatti. A meno che qualche consigliere non dubiti delle professionalità dei nostri tecnici, competenti e preparati e miri a sostituirsi a loro”, concludono Centenaro, Cavinato Pan e Sandonà.