Cestaro (Lega-LV): “Guardie ecologiche volontarie/Gev, una preziosa risorsa per la vigilanza e il rispetto dell’ambiente nei nostri territori”

20 febbraio 2025

(Arv) Venezia 20 feb. 2025 -       “È stata fatta definitivamente chiarezza a livello regionale sul ruolo delle Guardie ecologiche volontarie/Gev. Pertanto, come Regione Veneto, siamo pronti a metterle a disposizione dei nostri territori. Si tratta di guardie giurate a tutti gli effetti, con funzioni di controllo, vigilanza e comminazione di sanzioni. Hanno qualifiche molto precise e costituiscono di fatto un braccio operativo degli enti locali”. Così la consigliera regionale della Lega – Liga Veneta Silvia Cestaro, che interviene nella questione, dopo l’approvazione di ieri in Prima Commissione consiliare permanente, dello specifico progetto di legge n. 256. “Sottolineo, altresì, che le Guardie ecologiche volontarie/Gev, non vanno confuse con gli appartenenti a qualche associazione di volontariato. L’ambito di intervento delle Gev è ben definito, perché operano esclusivamente per l’ente che ne ha fatto richiesta. Il tutto, grazie alle competenze acquisite dopo un corso e un esame specifico che può spaziare dai controlli in materia di abbandono dei rifiuti alla raccolta regolamentata di funghi e tartufi, nonché alla raccolta di flora protetta e agli ambiti silvo-pastorali. Non vi è nessuna ingerenza o competenza in ambito di fauna omeoterma o ittica. Più nel dettaglio, - spiega Cestaro - le Gev effettueranno controlli a livello ambientale per supportare i Comuni contro l’abbandono di rifiuti. Come pure vigileranno sugli accessi alle aree montane precluse dalla normativa vigente, nonché sulla raccolta dei funghi e delle piante vietate. Diverranno operative per gli enti pubblici solo dopo un percorso formativo previsto dalla legge, un esame e l’iscrizione allo specifico registro delle Gev. Avranno competenza esclusivamente nel territorio dell’ente che le incarica. È chiaro che gli stessi enti pubblici, o le realtà locali di proprietà collettiva come le cosiddette ‘regole’, non hanno alcun obbligo di avvalersi di queste figure; si tratta, piuttosto, di uno strumento in più per tutelare il proprio territorio”, conclude Cestaro.