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Ostanel (Veneto che Vogliamo): “Presentata interrogazione sull’ex Consorzio Agrario di Treviso, bene regionale che, come troppo spesso accade, rischia di essere svenduto”
07 marzo 2025
(Arv) Venezia 7 mar. 2025 - “Ho presentato una interrogazione alla Giunta regionale per chiarire quali siano le intenzioni e la strategia rispetto all’ex Consorzio Agrario di Treviso, bene regionale che rischia di essere svenduto. Come vediamo anche per gli immobili ATER, quello che troppo spesso succede in Veneto è che il patrimonio pubblico venga svenduto a cifre irrisorie rispetto al valore potenziale, solo per l’esigenza di fare cassa”. Lo rende noto Elena Ostanel, consigliera regionale del movimento civico ‘Il Veneto che Vogliamo’. “Non possiamo permetterci di continuare a gestire il nostro patrimonio senza una visione e una strategia di gestione – mette in chiaro la consigliera - Si è valutato, vista la posizione a ridosso del centro storico, di trasformarlo in uno spazio che offra servizi alla comunità cittadina? Magari in accordo con il Comune o con altri Enti pubblici? “Dal 2017 a oggi – ricorda Ostanel - si sono tenute numerose aste per vendere i fabbricati dell’ex Consorzio - magazzini, depositi, officine, uffici oltre a tre porzioni abitative, che sono sempre andate a vuoto. L’ultima asta si è tenuta nel 2024, dopo che la Regione aveva tentato accordi sia con società private che con il Demanio, e anche quella è andata a vuoto. Dopo tutti questi anni, l’immobile ha perso notevolmente di valore, anche per l’incuria dovuta ad anni di abbandono, tanto che la Regione ha dovuto spendere anche delle risorse per gli interventi di messa in sicurezza. Ad oggi però, non sappiamo cosa ne sarà dei fabbricati e non sappiamo se ci saranno ulteriori aste, e non appare nessun pensiero utile a ipotizzare che il bene possa diventare un'area che dia servizi alla cittadinanza”. “Per questo – conclude Elena Ostanel - ho voluto interrogare la Giunta regionale, per capire se c'è stato un qualche pensiero o semplicemente si intende procedere per aste successive fino quasi a regalare questo bene pubblico. Quello che invece dobbiamo, e possiamo fare, è rigenerare le tante aree abbandonate sul territorio, pensando di lavorare a progettualità che abbiano ricadute positive sulla cittadinanza”.