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Pavanetto (FdI): “Da problema a risorsa, con il Nuovo Piano Energetico Regionale appena approvato, il Veneto ha trasformato la necessità di produrre energie in una opportunità in termini ambientali, energetici, d'investimenti e di lavoro”
19 marzo 2025
Arv) Venezia 19 mar. 2025 - “Da problema a risorsa, con il Nuovo Piano Energetico Regionale appena approvato il Veneto ha trasformato la necessità di produrre energie in una opportunità che avrà benefici per tutta la popolazione. In termini ambientali, energetici, d'investimenti e di lavoro”. A dirlo a margine del voto di ieri in aula al Ferro Fini, che ha visto approvare la Proposta di deliberazione amministrativa n. 84 e quindi promuovere il Nuovo Piano Energetico Regionale (NPER), il capogruppo di Fratelli d'Italia – Giorgia Meloni, Lucas Pavanetto. “Nel ringraziare l’assessore Marcato, gli uffici competenti che hanno lavorato al Piano e il presidente della Terza Commissione che lo ha portato a compimento, è corretto anche puntualizzare alcune cose, in primis, sulla questione nucleare, usata dalle opposizioni per ostacolare l'iter di questo Piano. Il piano non sdogana la costruzione delle centrali nucleari piccole o grandi semplicemente perché ad oggi la legge non consente di utilizzare come combustibile energetico il nucleare. Di fatto, il Piano ha fatto sintesi attorno all'utenza, ovvero imprese, famiglie ed enti di quelle che sono le direttrici su cui muoversi; l’incremento delle fonti rinnovabili, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e l’introduzione più ambia dell’idrogeno, allargando l'uso attuale che riguarda qualche autobus nelle grandi città e coinvolgendo in questo percorso di efficientamento energetico anche dei mezzi pesanti e di tutta la filiera del trasporto interurbano e urbano. Questa è una legge fatta oggi – aggiunge Pavanetto - ma che pensa al futuro, in termini ambientali ed energetici. Andando al sodo, attraverso questo piano si valuteranno con attenzione i rischi che ci sono nella transizione energetica scegliendo la via più efficace tra le alternative possibili, soprattutto cercando di recuperare il tempo perduto in questo strategico settore, dove forze politiche ed extra politiche di sinistra hanno sguazzato nell'ideologicamente strumentalizzato, ostacolando opere fondamentali che poi necessariamente sono state realizzate con ritardi di 10 - 15 anni rispetto le necessità. Il piano scardinerà anche questi dannosi meccanismi, e grazie sicuramente a piccoli aggiustamenti necessari di volta in volta, metterà in campo da subito le risposte migliori che il Veneto saprà trovare per gestire la sfida del secolo che è quella delle energie”, conclude Pavanetto.