Pan (Lega - LV): “Una mozione per rivedere gli obblighi del Green Deal che stanno mettendo in grave difficoltà le nostre aziende”

11 aprile 2025

(Arv) Venezia 11 apr. 2025 - “Ho depositato una mozione, in Consiglio regionale del Veneto, chiedendo alla Giunta di sostenere ogni iniziativa, del Governo e degli enti locali, per avviare una negoziazione con l’Unione Europea. L’obiettivo è rivedere gli obblighi e le limitazioni imposte dal Green Deal europeo, che stanno mettendo in difficoltà l’economia italiana”. Così Giuseppe Pan capogruppo di Liga Veneta per Salvini premier in Consiglio regionale.

“Il Green Deal, pur avendo l’intenzione di tutelare l’ambiente, sta imponendo vincoli troppo gravosi per l’Italia. Questo rischia di compromettere la competitività delle nostre imprese, in particolare nei settori dell’industria, dell’agricoltura e dei trasporti. Alcuni obiettivi, come il divieto dei motori endotermici e le limitazioni su veicoli Euro 5 diesel, sono irrealistici e insostenibili. Non possiamo permettere che il nostro sistema produttivo venga messo in crisi a causa di scadenze troppo strette. Con questa mozione – sottolinea Pan - chiedo alla Giunta di agire per ottenere una maggiore flessibilità nelle politiche europee e una revisione degli obiettivi del Green Deal. È necessario che l’Unione Europea riveda le scadenze e proponga obiettivi più realistici, che tengano conto delle specificità del nostro Paese. Inoltre, bisogna rivedere il Patto di Stabilità e Crescita, per permettere politiche fiscali più flessibili, investimenti pubblici strategici e sgravi fiscali che favoriscano la crescita”.

“L’Italia – prosegue Pan - sta affrontando costi sproporzionati rispetto ad altri Paesi europei per adeguarsi agli obiettivi del Green Deal. Non possiamo sacrificare la nostra competitività e il nostro sviluppo economico per obiettivi ambientali che non tengono conto della nostra realtà. L’Italia deve fare sentire la sua voce in Europa per tutelare il nostro sistema produttivo. Inoltre, con questo atto chiedo di rappresentare in ogni sede, una ferma opposizione al Piano ReArm Europe/Readiness 2030, che prevede un forte impegno delle risorse pubbliche per la difesa. Le risorse devono essere destinate a priorità più urgenti, come la tutela sociale ed economica, e non a spese militari. L’Italia deve investire nelle necessità più immediate della nostra popolazione e delle nostre imprese. La mozione, infine, impegna la Giunta a riferire periodicamente al Parlamento e alla Conferenza Stato-Regioni sugli sviluppi di queste negoziazioni e sulle azioni intraprese per difendere gli interessi dell’Italia in Europa", conclude Pan.