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Vianello (Lega-LV): “Studenti del Liceo Galileo Galilei di Dolo a Coverciano per commemorare la tragedia dello stadio Heysel consumatasi 40 anni fa”
30 maggio 2025
(Arv) Venezia 30 mag. 2025 - “Desidero fare i complimenti agli studenti del liceo sportivo Galilei di Dolo (VE) e ai docenti Stefano Borgo e Laura Pojer per la sensibilità dimostrata nei confronti della strage allo stadio Heysel di Bruxelles, consumatasi mercoledì 29 maggio 1985, ben quarant’anni fa, poco prima dell'inizio della finale di Coppa dei Campioni di calcio tra la Juventus e il Liverpool, in cui morirono 39 persone, di cui 32 italiane, e ne rimasero ferite oltre 600. Gli studenti del Liceo Sportivo Galilei di Dolo, che di questa strage hanno sentito parlare dai loro genitori e tramite i media, saranno presenti oggi, come unico istituto sportivo italiano, a Coverciano, in occasione della commemorazione della tragedia dell'Heysel”. Sono le parole della consigliera regionale Roberta Vianello (Lega-LV) che spiega: “I 19 studenti del liceo di Dolo sono stati inviatati a Coverciano, centro di formazione del calcio italiano, grazie al percorso di studio e di collaborazione che stanno svolgendo con il Museo del calcio. I ragazzi e i docenti, che conosco e apprezzo personalmente per l’impegno che dimostrano nelle tante iniziative sportive, potranno visitare, dopo aver preso parte alla commemorazione, il Museo del Calcio che ospita anche la mostra degli scatti di Salvatore Giglio, storico fotografo della Juventus, e assistere alla proiezione del video prodotto dall'Associazione fra i familiari delle vittime dell'Heysel. I ragazzi prenderanno parte agli incontri che si terranno in giornata a Coverciano dedicati alla tragedia dell’Heysel, quarant’anni dopo. Nel corso della mattinata gli studenti delle classi terza e quarta del 'Galileo Galilei' di Dolo, insieme ai docenti Stefano Borgo e Laura Pojer, illustreranno il lavoro svolto in classe su come le persone possono essere educate ad avere un comportamento corretto negli stadi e quanto questo possa prevenire e ridurre al minimo il rischio di tragici fatti come quelli dell'Heysel”.