Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne, Cecchetto (Lega-LV) e Camani (Pd): “Competenze dell’Osservatorio al servizio delle donne per costruire una società più giusta e libera”

13 giugno 2025

(Arv) Venezia 13 giu. 2025 -    “Il segreto della felicità risiede nella libertà. Una frase fatta, un principio che può sembrare semplice e scontato, ma purtroppo non è così. Per molte donne, ogni giorno, la felicità rappresenta una conquista da difendere con determinazione”. Sono le parole con le quali la consigliera regionale Milena Cecchetto (Lega-LV) ha iniziato il proprio intervento, in occasione dell’insediamento dell’Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne, istituito con L.R. n. 30 del 27 novembre 2024. “Lo sappiamo bene noi, donne e ragazze - ha continuato Cecchetto - che nei contesti più diversi, sul luogo di lavoro, nelle aule universitarie, nelle palestre, ci troviamo a dover affermare, ancora e ancora, il nostro diritto al rispetto e alle nostre volontà, il pretendere rispetto per il nostro No. Ci vuole impegno, consapevolezza e coraggio. Tanto. Non abbiamo paura. Ma non possiamo tacere di fronte a una realtà in cui, troppo spesso, la dignità della donna viene offesa, calpestata, negata. Una violenza non solo fisica e psicologica, ma culturale e sociale, che tenta di ridurci al silenzio, soffocando le nostre aspirazioni e le nostre volontà. È in questo contesto che nasce il nostro Osservatorio: uno strumento voluto da donne e pensato per le donne: osservare, raccogliere dati e studiare le situazioni che accadono realmente intorno a noi. Nella vita di tutti i giorni, di tutte noi. Non solo parole, ma fatti. Perché solo ciò che si guarda si può comprendere. E solo ciò che si conosce si può cambiare. Il fatto che oggi la Presidenza onoraria di questo Osservatorio è stata affidata a Gino Cecchetin non è un semplice dettaglio: è un segnale forte, simbolico e concreto allo stesso tempo. È la dimostrazione che la battaglia per la dignità delle donne non è, e non deve essere, una battaglia solitaria. È la prova che anche gli uomini possono essere, e devono essere, alleati sinceri, promotori attivi di un cambiamento culturale. In un tempo in cui la violenza di genere continua a segnare profondamente il nostro tessuto sociale, la presenza consapevole degli uomini accanto alle donne non è solo auspicabile: è indispensabile. L’uomo deve capire che la donna non deve essere posseduta, ma amata. L’uomo deve capire che la donna non deve essere trattenuta con violenze psicologiche e fisiche, ma deve essere lasciata libera nelle sue scelte. L’uomo deve capire che la donna non deve essere uccisa per un No, ma che deve essere supportata e sostenuta nelle sue decisioni e volontà. La donna non deve avere paura di dire No. La donna non deve aver paura di cambiare la sua vita se qualcosa non va più bene. La donna non deve avere paura di scegliere. Ed è proprio da questa consapevolezza, soprattutto sin da ragazzi, sia nell’uomo che nella donna, che può nascere una società più giusta, più libera, più umana. Oggi, con la nascita di questo Osservatorio, abbiamo fatto una scelta. Una scelta chiara, coraggiosa, necessaria. Perché il segreto della libertà è il coraggio. E noi siamo pronte, ogni giorno, a coltivarlo. Insieme”.“Si tratta di un’emozione forte - ha sottolineato la capogruppo del Partito Democratico Vanessa Camani - perché non sempre accade che un’idea si trasformi in azioni concrete, per giunta in tempi brevi. Sono felice e orgogliosa che una mia proposta, quella di istituire l’Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne, sia stata accolta prontamente all’unanimità dal Consiglio regionale. Non era affatto scontato. Perché, dopo essere stati profondamente toccati dal dramma vissuto da Gino Cecchettin, è importante chiedersi cosa si possa fare in concreto, al netto delle celebrazioni che hanno un orizzonte temporale limitato. L’Osservatorio avrà un compito difficile da assolvere: presentare un punto di vista diverso sulla violenza contro le donne e, più in generale, sulla società contemporanea, nella quale cresceranno i nostri figli. Ma sono convinta che gli obiettivi che ci siamo prefissi potranno essere raggiunti, grazie alle intelligenze, alle competenze e alle curiosità che ho colto tra i diversi componenti dell’Osservatorio. Con la Legge regionale n. 30 del 27 novembre 2024 e l’istituzione, oggi, dell’Osservatorio, abbiamo tracciato un percorso che ci consentirà di fare nostro il prezioso insegnamento di Gino Cecchettin. Serve comprendere bene cosa finora non abbia funzionato correttamente, in particolare nella rete di protezione, per individuare cosa poter fare, e come farlo. Solo una grande alleanza, una condivisione unanime di intenti, può riuscire a cambiare, in meglio, la società. Sicuramente, non bisogna abbandonarsi a un sentimento di rabbia che non porta da nessuna parte”.