Ostanel (VcV): “Ricordiamo Laura Santi, chiedendo con forza una norma sul fine vita. Non possiamo più aspettare”

22 luglio 2025

(Arv) Venezia 22 lug. 2025 - “Oggi in Consiglio Regionale ho voluto portare nuovamente all’attenzione dell’aula la questione del fine vita, chiedendo alla Giunta una risposta all’interrogazione che ho presentato lo scorso 4 marzo, nella quale si chiedeva a che punto fosse l’elaborazione del Regolamento regionale promesso dal Presidente Zaia per garantire tempi e modalità certe per accedere al suicidio medicalmente assistito. L’ho fatto nel giorno in cui abbiamo appreso del decesso di Laura Santi, che nella sua ultima lettera ci lascia una richiesta netta, che ci riguarda tutti: 'Pretendete una buona legge, che rispetti i malati e i loro bisogni. Fate pressione, organizzatevi e non restate a guardare'. È esattamente ciò che stiamo facendo da mesi in questo Consiglio. Ma oggi, dopo la sua morte, non possiamo più permetterci ulteriore silenzio". E' quanto dichiara la consigliera regionale Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), a margine dei lavori d’Aula.

"L’interrogazione richiama quanto previsto dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale, che riconosce il diritto all’accesso al fine vita in presenza di specifiche condizioni mediche. Dopo la bocciatura in aula del Progetto di legge regionale di iniziativa popolare nel gennaio 2024, Zaia aveva promesso più volte l’elaborazione di un Regolamento, ma ad oggi non si hanno notizie certe sull’avanzamento del percorso.

Ricordo che da un accesso agli atti risulta che da fine 2022 a settembre 2024 in Veneto sono state presentate 15 richieste di accesso al suicidio medicalmente assistito. In diversi casi i tempi di attesa sono stati lunghissimi e diverse esperienze ci hanno ricordato anche di battaglie giuridiche. Chi affronta un percorso così difficile deve poter contare su risposte chiare e rapide. La politica deve assumersi la responsabilità di dare risposte vere, e certe - prosegue Ostanel -. Laura ha fatto la sua scelta in modo consapevole. Noi abbiamo il dovere di fare la nostra: costruire un sistema che rispetti questa consapevolezza. Senza ambiguità, senza scorciatoie, senza più rinvii. Perché i malati non se ne fanno nulla delle costanti promesse in conferenza stampa che poi si scontrano con la realtà. Mancano ormai pochi mesi alla fine della Legislatura e quindi è ora che la Giunta risponda, e ci dica se intende davvero arrivare all’approvazione di un Regolamento che indichi modalità e tempi certi per l’accesso al suicidio medicalmente assistito”, Ostanel.