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Il Consiglio regionale approva il Pdl sulla tutela delle prestazioni professionali e l'equo compenso.
Disposizioni in materia di tutela delle prestazioni professionali e di contrasto all'evasione fiscale
In estrema sintesi, il Progetto di legge è finalizzato a disciplinare medianti atti d’indirizzo che saranno adottati dalla Giunta regionale, il diritto all'equo compenso per le prestazioni professionali e il contrasto all'inserimento di clausole vessatorie nell'esecuzione degli incarichi conferiti ai professionisti dalla Regione, dagli Enti strumentali e dalle società controllate, nel rispetto del Codice dei contratti pubblici. Viene considerato ‘equo’ il compenso che risponde a due requisiti concorrenti e non alternativi: la proporzionalità alla quantità e alla qualità del lavoro svolto e al contenuto e alle caratteristiche della prestazione, e la conformità ai parametri previsti dalle disposizioni ministeriali in materia. In conformità a quanto previsto dalla normativa nazionale, quindi, l'obiettivo sostanziale è quello di far fronte al fenomeno dello svilimento della figura del libero professionista (i dati ISTAT sulla rilevazione sulle forze di lavoro documentano che nel Nord Italia il numero di liberi professionisti nel 2017 ammontava a 733,4mila lavoratori) prevedendo compensi non correttamente parametrati alla qualità e quantità delle prestazioni richieste o addirittura compensi simbolici.
Nel corso dei rispettivi interventi, il correlatore, la Consigliera Zottis, ha auspicato il periodico monitoraggio dell’applicazione della legge, che si occupa di tematiche di rilevanza nazionale, mentre i Consiglieri Colman e Bassi hanno sottolineato in particolare l’importanza della fase preparatoria del Pdl, che è stata caratterizzata dalla condivisione con gli ordini professionali.