Dettaglio Legge - crv
Legge regionale 29 aprile 1997, n. 11 (BUR n. 36/1997)
Disciplina dell'esercizio delle funzioni regionali in materia di programmazione e di autorizzazione delle grandi strutture di vendita
Sommario
“Legge regionale 29 aprile 1997, n. 11 (BUR n. 36/1997) - Testo vigente”
S O M M A R I O
DISCIPLINA DELL'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI REGIONALI IN MATERIA DI PROGRAMMAZIONE E DI AUTORIZZAZIONE DELLE GRANDI STRUTTURE DI VENDITA
Legge abrogata dall’articolo 36, comma 1, della
legge regionale 9 agosto 1999, n. 37 .
SOMMARIO
Sommario
“Legge regionale 29 aprile 1997, n. 11 (BUR n. 36/1997) - Testo storico”
S O M M A R I O
- Legge regionale 29 aprile 1997, n. 11 (BUR n. 36/1997)
- DISCIPLINA DELL'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI REGIONALI IN MATERIA DI PROGRAMMAZIONE E DI AUTORIZZAZIONE DELLE GRANDI STRUTTURE DI VENDITA
- Art. 1 - Finalità.
- Art. 2 - Rilascio del nulla osta.
- Art. 3 - Centri commerciali.
- Art. 4 - Rivitalizzazione dei centri storici.
- Art. 5 - Procedura per le domande di nulla osta.
- Art. 6 - Nulla osta regionale.
- Art. 7 - Domande concorrenti.
- Art. 8 - Criteri di ammissibilità settoriale.
- Art. 9 - Criteri di ammissibilità territoriale.
- Art. 10 - Concessione e validità di nulla osta.
- Art. 11 - Adempimenti procedurali dell’Amministrazione comunale.
- Art. 12 - Programmazione regionale.
- Art. 13 - Indicazioni programmatiche ai comuni e alle province.
- Art. 14 - Norme transitorie e finali.
- Art. 15 - Dichiarazione d’urgenza.
DISCIPLINA DELL'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI REGIONALI IN MATERIA DI PROGRAMMAZIONE E DI AUTORIZZAZIONE DELLE GRANDI STRUTTURE DI VENDITA
Art. 1 - Finalità.
1. La presente legge stabilisce le norme di attuazione in materia di programmazione regionale e di concessione dei nulla osta per le grandi strutture di vendita, ai sensi degli articoli 26 e 27 della legge 11 giugno 1971, n. 426.
2. Gli obiettivi della programmazione regionale sono:
a) favorire un'equilibrata realizzazione di una rete distributiva;
b) rendere compatibili gli insediamenti commerciali con il territorio e valorizzare la funzione commerciale anche al fine di una riqualificazione del tessuto urbano;
c) garantire al consumatore, attraverso una presenza equilibrata delle diverse forme distributive, una possibilità di scelta in un ambito concorrenziale, favorendo inoltre un corretto equilibrio tra attività di diverse dimensioni;
d) agevolare gli insediamenti atti ad inserire le piccole e medie imprese, già operanti sul territorio interessato, anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali delle relative aree;
e) assicurare un sistema di monitoraggio riferito alla entità ed efficienza della rete distributiva insediata sul territorio.
Art. 2 - Rilascio del nulla osta.
1. In attuazione degli articoli 26 e 27 della legge 11 giugno 1971, n. 426 sono soggetti a nulla osta:
a) le autorizzazioni all’apertura di esercizi di vendita al dettaglio singoli, o aggregati in centri commerciali, che trattino generi di largo e generale consumo in modo esclusivo o unitamente ad altri prodotti anche non contingentati, con superficie di vendita complessiva superiore a 400 metri quadrati, nei comuni con popolazione residente inferiore a 10.000;
b) le autorizzazioni all’apertura di centri commerciali al dettaglio e di esercizi singoli che per dimensioni e collocazione geografica siano destinati a servire vaste aree di attrazione eccedenti il territorio comunale, quando la superficie di vendita sia superiore a 1.500 metri quadrati;
c) gli ampliamenti dimensionali, che comportino il superamento della soglia dei 400 metri quadrati per esercizi o centri commerciali che pongano in vendita prodotti di largo e generale consumo in modo esclusivo o congiuntamente ad altri prodotti, in comuni con popolazione residente inferiore a 10.000, ovvero che comportino il superamento della soglia dei 1.500 metri quadrati in tutti gli altri casi;
d) gli ampliamenti merceologici relativi a generi di largo e generale consumo in esercizi o centri commerciali con superficie di vendita compresa tra i 400 e i 1.500 metri quadrati localizzati in comuni con popolazione residente inferiore a 10.000;
e) gli ampliamenti merceologici di qualsiasi tipo per esercizi e centri commerciali aventi superficie di vendita superiore a 1.500 metri quadrati;
f) la concentrazione in comuni con popolazione residente inferiore a 10.000, in un nuovo esercizio con superficie di vendita non superiore a 600 metri quadrati, di almeno quattro esercizi dello stesso settore merceologico operanti nello stesso comune da non meno di tre anni, ai sensi della legge 27 marzo 1987, n. 121 e successive modificazioni;
g) la concentrazione in un nuovo punto di vendita o l’aggregazione in un centro commerciale, senza ampliamento merceologico o dimensionale, con superficie di vendita fino al massimo di 2.000 metri quadrati, di almeno quattro esercizi operanti nello stesso comune da non meno di tre anni;
h) ogni altra modifica di esercizi o strutture di vendita soggette a nulla osta regionale, esclusi i trasferimenti all’interno del territorio comunale, senza aggregazioni di superficie; in questo ultimo caso il nulla osta non è necessario a condizione che vengano rispettate le caratteristiche dimensionali e merceologiche della struttura di vendita e vengano mantenuti gli standards minimi ed i requisiti di accessibilità previsti dal nulla osta originario.
2. Sulla base di quanto previsto dall’articolo 3 del DPR 18 aprile 1994, n. 384, anche la comunicazione al Sindaco prevista dal comma 90 dell’articolo 2 della legge 23 dicembre 1996, n. 662, è subordinata al rilascio del nulla osta regionale di cui al presente articolo per la superficie richiesta, nei limiti consentiti dalla disponibilità di contingente o dagli indici specificati nell’allegato C.
Art. 3 - Centri commerciali.
1. Ai fini della presente legge sono centri commerciali soggetti a nulla osta regionale le strutture di vendita costituite da almeno due esercizi commerciali la cui superficie di vendita complessiva superi quella indicata dagli articoli 26 e 27 della legge 11 giugno 1971, n. 426, inseriti in una struttura unitaria o articolata in più edifici a destinazione specifica, provvisti di spazi di servizio comuni gestiti unitariamente.
2. I centri commerciali di cui al comma 1 possono essere integrati da esercizi per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e da esercizi di vendita di quotidiani e periodici le cui superfici non sono computate nel contingente previsto nella specifica programmazione comunale e non contribuiscono a formare la superficie massima di vendita dei centri.
3. Le caratteristiche e le dimensioni massime degli esercizi singoli e dei centri commerciali sono individuate nell’allegato A della presente legge.
Art. 4 - Rivitalizzazione dei centri storici.
1. In attuazione delle finalità di cui alla lettera b) del comma 2 dell’articolo 1 e al fine di rivitalizzare il sistema distributivo nei centri storici dei poli regionali e dei poli urbani intermedi, così come definiti dall’articolo 39 delle norme d’attuazione del Piano territoriale regionale di coordinamento pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione del 24 settembre 1992, supplemento al n. 93, possono essere realizzati centri commerciali in strutture edilizie esistenti, anche soggette a recupero edilizio con superficie di vendita non superiore a 2.000 metri quadrati, di cui il cinquanta per cento riservata all’insediamento di esercizi del dettaglio tradizionale di cui alla lettera A) dell’allegato A già operanti da almeno tre anni nel comune.
2. Nel rilascio dei nulla osta per i centri commerciali di cui al comma 1 la Giunta regionale può derogare ai requisiti previsti negli allegati A, B e C e prevedere che le localizzazioni dei parcheggi siano individuate in aree situate entro una distanza di 300 metri dal perimetro dell’immobile interessato dall’iniziativa.
Art. 5 - Procedura per le domande di nulla osta.
1. La domanda di rilascio del nulla osta, indirizzata al Presidente della Giunta regionale è presentata al Sindaco contestualmente alla domanda di autorizzazione amministrativa.
2. La documentazione da allegare alla domanda di nulla osta, a pena di inammissibilità, è la seguente:
a) dichiarazione di iscrizione al registro degli esercenti il commercio, per iniziative riguardanti esercizi singoli;
b) codice fiscale dei richiedenti;
c) relazione illustrativa contenente gli elementi idonei a consentire la valutazione della conformità dell'insediamento con le previsioni degli strumenti urbanistici comunali e la valutazione della accessibilità agli esercizi di vendita;
d) progetto di massima dell'intervento comprendente piante e sezioni del fabbricato con indicazione delle superfici e della destinazione d'uso dei locali; planimetrie con indicazione delle superfici delle aree a parcheggio e delle aree libere, degli accessi e dei percorsi veicolari;
e) dichiarazione del richiedente con l’indicazione del tempo presunto necessario per attivare la struttura commerciale soggetta a nulla osta, nonché del numero presunto di addetti;
f) altri documenti atti a dimostrare l’esistenza di ragioni di priorità come specificato dall’articolo 30 della legge 11 giugno 1971, n. 426, o in applicazione di specifiche norme contenute in leggi regionali o statali;
g) in caso di nulla osta per ampliamento, formale dichiarazione del Sindaco che ne evidenzi la dimensione e copia delle autorizzazioni amministrative rilasciate;
h) per i centri commerciali maggiori, come definiti nell’allegato A, autorizzabili ai sensi della presente legge, uno studio dell'impatto sulla rete commerciale esistente, con riferimento al dettaglio tradizionale e moderno e specificazioni rispetto ai settori interessati, nonché uno studio di compatibilità ambientale del progetto da assentirsi ai sensi del comma 3 dell’articolo 29 bis della legge regionale 16 aprile 1985, n. 33 come introdotto dall’articolo 17 della legge regionale 23 aprile 1990, n. 28 ; a tal fine il richiedente trasmette la documentazione alla struttura regionale competente in materia di commercio che attiverà la procedura relativa.
3. Il Sindaco, ricevuta la domanda di nulla osta, verifica la completezza della documentazione, e richiede l’eventuale integrazione della stessa; attesta inoltre la conformità urbanistica dell’iniziativa e certifica l’idoneità in relazione all’accessibilità al centro ed all’impatto sulla rete viaria circostante esistente o proposta dal richiedente.
Art. 6 - Nulla osta regionale.
1. Il nulla osta regionale indica:
a) la titolarità del provvedimento;
b) la tipologia e l’ubicazione specifica dell’esercizio o del centro commerciale;
c) la superficie di vendita per gli esercizi singoli ripartita per le tabelle merceologiche e per i centri commerciali la superficie di vendita globale, la ripartizione della superficie in esercizi e l’articolazione della stessa in tabelle merceologiche;
d) la superficie complessiva destinata alle altre finalità commerciali quali magazzini, depositi delle merci, uffici e servizi ed aree coperte comuni;
e) la dotazione minima di standards di area libera e parcheggio;
f) il tempo di validità del nulla osta nel limite previsto dall’articolo 10.
2. Il nulla osta può inoltre contenere eventuali prescrizioni che l’amministrazione regionale ritiene necessarie per la realizzazione dell’iniziativa.
3. In caso di inottemperanza a quanto disposto dalle lettere b), c), d), e) del comma 1 e di mancata osservanza alle prescrizioni di cui al comma 2 la Giunta regionale, su segnalazione del Sindaco, revoca il nulla osta.
Art. 7 - Domande concorrenti.
1. Sono concorrenti fra loro le richieste di nulla osta, formulate per la medesima area operativa come definita nell’allegato C e stessa tipologia commerciale, pervenute in Regione, entro i sessanta giorni dalla data di presentazione della prima di esse.
2. In caso di istruttoria congiunta per domande concorrenti vanno applicati i criteri dell’articolo 30 della legge 11 giugno 1971, n. 426.
Art. 8 - Criteri di ammissibilità settoriale.
1. I nulla osta regionali sono rilasciati solo per esercizi e centri commerciali con i requisiti previsti dalla presente legge e dagli allegati A e B.
2. Nella procedura di rilascio del nulla osta devono essere verificate le seguenti condizioni:
a) per gli esercizi o le strutture commerciali che pongono in vendita generi contingentati in modo esclusivo o congiuntamente ad altri prodotti non contingentati, la disponibilità della superficie richiesta nel contingente stabilito nella programmazione regionale relativamente alla quantità di superficie da assegnare ai generi contingentati, come riportato nell’allegato C;
b) per gli esercizi o le strutture commerciali che pongono in vendita generi non contingentati, la verifica dell’indice specificato nell’allegato C.
3. La Giunta regionale individua annualmente i valori da utilizzare ai fini del calcolo degli indici e li pubblica nel Bollettino Ufficiale della Regione; tali valori vengono aggiornati con l'inserimento delle quantità di superficie concesse dalla Giunta regionale nel corso dell'anno.
4. Nei casi previsti dall'articolo 5 è richiesta la positiva verifica dell'impatto dell'iniziativa sulla rete commerciale esistente, nonché la compatibilità ambientale.
5. Fatte salve le ipotesi espressamente previste dalla legge 27 marzo 1987, n. 121 e successive modificazioni, e, per le forme associative, dall’articolo 29, comma 2 della legge 11 giugno 1971, n. 426, la Giunta regionale può concedere nulla osta per la concentrazione di esercizi o centri commerciali già oggetto di nulla osta esistenti nello stesso comune, con l’osservanza di quanto disposto negli allegati A, B e C, per documentate esigenze di completamento o razionalizzazione delle funzioni di vendita anche nell’interesse del consumo. Nel caso di nulla osta rilasciati ai sensi della precedente programmazione, i limiti di superficie precisati nell’allegato A possono essere superati, per una sola volta, fino al venti per cento purché non si superi la somma delle superfici già concesse.
Art. 9 - Criteri di ammissibilità territoriale.
1. La localizzazione di esercizi e centri commerciali con superficie di vendita superiore a 2.000 metri quadrati ed il loro eventuale ampliamento dimensionale o merceologico che comporti un aumento di almeno il cinquanta per cento degli standards urbanistici richiesti, sono proposti con uno strumento urbanistico attuativo. Gli standards urbanistici non possono essere monetizzati; la viabilità di accesso deve tenere conto di un’indagine sui flussi di traffico indotto e le modalità di realizzazione e gestione delle opere di urbanizzazione sono determinate con convenzioni.
2. La localizzazione degli esercizi e dei centri commerciali di cui alla presente legge in zone omogenee diverse da quelle classificate come D va specificamente prevista nello strumento urbanistico generale.
Art. 10 - Concessione e validità di nulla osta.
1. La Giunta regionale, ai sensi e per gli effetti degli articoli 26 e 27 della legge 11 giugno 1971, n. 426, entro centocinquanta giorni dal ricevimento della completa documentazione inviata dall’amministrazione comunale, delibera sul rilascio del nulla osta sentito il parere della commissione regionale per il commercio e ne dà comunicazione al Sindaco e al soggetto che ha presentato la domanda.
2. Il nulla osta regionale è seguito dalla accettazione scritta del contenuto previsto dai commi 1 e 2 dell’articolo 6, da parte del soggetto che ha presentato la domanda. L’efficacia del nulla osta è sospesa fino alla comunicazione, effettuata per il tramite del Sindaco, dell’accettazione alla Regione.
3. La validità del nulla osta non deve superare il termine di trentasei mesi dalla data del rilascio; la Giunta regionale può concedere una sola proroga, fino ad un massimo di dodici mesi, nei casi di comprovata necessità per ritardi comunque non imputabili al soggetto che ha presentato la domanda; la proroga non può essere concessa per nulla osta già prorogati ai sensi di previgenti disposizioni.
4. La richiesta di proroga deve essere presentata al Sindaco per l’inoltro al Presidente della Giunta regionale, nel termine perentorio di sessanta giorni precedenti la scadenza del nulla osta, salvo il caso in cui il motivo del ritardo intervenga successivamente a tale termine e comunque entro il periodo di vigenza del nulla osta.
5. I termini di validità del nulla osta vengono sospesi, in pendenza del procedimento giurisdizionale, fino alla notifica alle parti della relativa sentenza passata in giudicato; la Giunta regionale, su motivata e documentata richiesta dell'interessato, sospende i termini, sulla base della sola verifica dei presupposti.
6. In caso di mancata attivazione ovvero di attivazione inferiore ai due terzi della superficie concessa, la Giunta regionale informata dal Sindaco che dispone adeguate verifiche, provvede a dichiarare la decadenza del nulla osta per la parte non attivata.
7. Le superfici relative a nulla osta decaduti o revocati non rientrano nelle disponibilità di cui all’allegato C per il periodo di validità della programmazione.
Art. 11 - Adempimenti procedurali dell’Amministrazione comunale.
1. L’amministrazione comunale:
a) inoltra alla Giunta regionale le domande di nulla osta complete della documentazione richiesta e di quanto previsto dalle lettere b), c) e d);
b) certifica la conformità urbanistica e l’idoneità della rete viaria;
c) certifica l’entità dimensionale nell’ipotesi di richiesta del nulla osta per ampliamenti;
d) limitatamente per gli esercizi e i centri commerciali con superficie di vendita superiore a 4.000 metri quadrati, acquisisce e trasmette alla Regione il motivato parere dei comuni contermini in relazione alla viabilità; il parere deve essere reso entro il termine di trenta giorni dalla richiesta, trascorso inutilmente il quale, si intende favorevole;
e) verifica l’ottemperanza di tutte le prescrizioni contenute nel nulla osta prima del rilascio della autorizzazione;
f) comunica alla Giunta regionale, previo accertamento, l'attivazione di esercizi o centri commerciali e trasmette copia dei provvedimenti di autorizzazione commerciale ovvero segnala la mancata attivazione nei termini previsti, oppure la cessazione di quelli in attività;
g) comunica ai comuni insistenti nella stessa area operativa come definita nell’allegato C, l’avvenuto rilascio del nulla osta regionale;
h) esercita la vigilanza in ordine alla corretta attuazione del contenuto dei nulla osta concessi informandone la Giunta regionale.
Art. 12 - Programmazione regionale.
1. Nell’ambito di quanto previsto dall’articolo 30 del DM 4 agosto 1988, n. 375, la Regione, con cadenza biennale, detta disposizioni di programmazione degli esercizi e dei centri commerciali di cui alla presente legge.
2. Le disposizioni di programmazione di cui al comma 1 restano in vigore fino alla approvazione delle disposizioni per il periodo successivo.
3. Le disposizioni di programmazione contenute negli allegati A, B e C della presente legge sono vigenti fino all’entrata in vigore delle disposizioni di programmazione di cui al comma 4.
4. La Giunta regionale, entro il 31 dicembre 1998, presenta al Consiglio una proposta di programmazione basata sui seguenti elementi:
a) stato di attuazione della presente legge;
b) dinamica demografica;
c) evoluzione dell’offerta distributiva;
d) stima dell’andamento dei consumi.
Art. 13 - Indicazioni programmatiche ai comuni e alle province.
1. I comuni e le province, nell’ambito delle loro rispettive competenze, adeguano i propri strumenti urbanistici e di programmazione alle previsioni contenute nella presente normativa ed ai criteri di programmazione regionale. I piani comunali e provinciali devono tendere:
a) ad armonizzare i contenuti del piano del commercio con quelli degli strumenti urbanistici;
b) a favorire l'insediamento di punti vendita nei centri storici e nei vecchi nuclei abitativi;
c) a consentire nei centri storici e nelle aree urbane centrali, compatibilmente con la tutela dei valori architettonici e ambientali, un adeguato livello di rinnovamento, qualificazione ed integrazione funzionale delle attività commerciali, al fine di evitare una riduzione della loro capacità attrattiva dovuta alla creazione di centri commerciali periferici;
d) alla concentrazione territoriale degli esercizi con individuazione di zone commerciali integrate evitando insediamenti isolati di singole unità di vendita.
Art. 14 - Norme transitorie e finali.
1. La Giunta regionale per le richieste di nulla osta per nuove aperture, concentrazioni, ampliamenti dimensionali e merceologici o modifiche di nulla osta rilasciati, e relative proroghe di validità temporale, pervenute entro la data di entrata in vigore della presente legge, dichiara la improcedibilità alla ulteriore istruttoria qualora non siano compatibili con le disposizioni della presente legge e degli allegati A, B e C; qualora siano compatibili, la Giunta regionale assegna un termine di centoventi giorni entro il quale il richiedente può presentare le eventuali integrazioni.
2. Dall’entrata in vigore della presente legge cessano di avere efficacia i seguenti provvedimenti:
a) PCR 15 marzo 1979, n. 789 e ogni atto modificativo e attuativo;
b) PCR 29 giugno 1989, n. 915 (prov. BL) e ogni atto modificativo e attuativo;
c) PCR 29 giugno 1989, n. 916 (prov. TV) e ogni atto modificativo e attuativo;
d) PCR 30 giugno 1989, n. 917 (prov. VE) e ogni atto modificativo e attuativo;
e) PCR 30 giugno 1989, n. 918 (prov. VI) e ogni atto modificativo e attuativo;
f) PCR 4-5 agosto 1994, n. 987 (prov. RO) e ogni atto modificativo e attuativo;
g) PCR 6 marzo 1995, n. 1085 (prov. VR) e ogni atto modificativo e attuativo;
h) PCR 7 marzo 1995, n. 1108 (prov. PD) e ogni atto modificativo e attuativo.
Art. 15 - Dichiarazione d’urgenza.
1. La presente legge è dichiarata urgente ed entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.
Struttura amministrativa regionale competente:
Dipartimento per le politiche e la promozione dei diritti civili
ALLEGATO ALLA LEGGE REGIONALE 29 APRILE 1997, n. 11 RELATIVA A:
DISCIPLINA DELL'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI REGIONALI IN MATERIA DI PROGRAMMAZIONE E DI AUTORIZZAZIONE DELLE GRANDI STRUTTURE DI VENDITA
|
ALLEGATI
A - B - C
|
|
ALLEGATO A
Strutture commerciali - Tipologie
ESERCIZI SINGOLI
A) “Dettaglio tradizionale”, caratteristiche:
dotazione merceologica: ogni tabella;
superficie di vendita: fino a 200 metri quadrati per prodotti contingentati; fino a 400 metri quadrati per prodotti non contingentati.
B) “Medio dettaglio”, caratteristiche:
dotazione merceologica: ogni tabella;
superficie di vendita: fino a 1.600 metri quadrati.
C) “Grande dettaglio”, caratteristiche:
dotazione merceologica: ogni tabella;
superficie di vendita: fino a 4.000 metri quadrati.
D) “Grande dettaglio specializzato”, caratteristiche:
dotazione merceologica: non contingentato, prevalentemente tabelle XII, XIV;
superficie di vendita: fino a 8.000 metri quadrati con prevalenza tabella XII; fino a 12.000 metri quadrati con prevalenza tabella XIV.
CENTRI COMMERCIALI
E) “Centro commerciale di Medio dettaglio”, caratteristiche:
superficie complessiva di vendita fino a 4.000 metri quadrati;
dotazione commerciale - esercizi di vendita:
e.1) un esercizio del medio dettaglio (tipo B); merceologia alimentare: tabella VIII ovvero prevalentemente tabella I o Ia;
e.2) uno o più esercizi del medio dettaglio (tipo B); merceologia abbigliamento: prevalentemente tabella IX;
e.3) un esercizio medio dettaglio (tipo B); merceologia arredamento o “brico”: prevalentemente tabelle XII o XIV;
e.4) esercizi del dettaglio tradizionale (tipo A); superficie di vendita complessiva: a completamento della superficie massima del centro.
F) “Centro commerciale Maggiore”, caratteristiche:
superficie complessiva di vendita fino a 12.000 metri quadrati;
dotazione commerciale - esercizi di vendita:
f.1) esercizio del grande dettaglio (tipo C); merceologia alimentare: tabella VIII ovvero prevalentemente tabella I o Ia;
f.2) uno o più esercizi del medio dettaglio (tipo B); merceologia abbigliamento: prevalentemente tabella IX;
f.3) un esercizio del medio dettaglio (tipo B); merceologia arredamento: tabelle X, XII, XIV;
f.4) un esercizio del grande dettaglio (tipo C); merceologia arredamento o “brico”: prevalentemente tabelle XII o XIV;
f.5) esercizi del dettaglio tradizionale (tipo A); superficie di vendita complessiva: a completamento della superficie massima del centro.
ALLEGATO B
Requisiti per le strutture commerciali
La concessione dei nulla osta per gli esercizi e le strutture commerciali oggetto della presente normativa è subordinata alla sussistenza dei requisiti stabiliti di seguito:
I. Per gli esercizi e le strutture commerciali con superficie di vendita superiore a 1.600 metri quadrati, in cui siano presenti merceologie dell’alimentare o dell’abbigliamento:
A. area libera: non inferiore al 250 per cento della superficie di vendita;
B. area destinata a parcheggio per i clienti (parte dell’area libera): non inferiore al 180 per cento della superficie di vendita e non inferiore al 100 per cento della superficie a destinazione commerciale;
C. percorsi veicolari e aree di parcheggio e stazionamento differenziati per i clienti e per gli approvvigionamenti, limitatamente a esercizi dotati di tabella I, Ia, VIII;
II. Per gli esercizi e le strutture commerciali con superficie di vendita complessiva fino a 1.600 metri quadrati, in cui siano presenti merceologie dell’alimentare o dell’abbigliamento:
A. area libera: non inferiore al 180 per cento della superficie di vendita;
B. area destinata a parcheggio per i clienti (parte dell’area libera): non inferiore al 100 per cento della superficie di vendita e non inferiore all’80 per cento della superficie a destinazione commerciale;
C. percorsi veicolari e aree di parcheggio e stazionamento differenziati per i clienti e per gli approvvigionamenti, limitatamente a esercizi dotati di tabella I, Ia, VIII;
III. Per le strutture del non contingentato con dotazione merceologica delle tabelle X, XII, XIII, XIV:
area destinata a parcheggio per i clienti, non inferiore al 100 per cento della superficie di vendita complessiva e non inferiore all’80 per cento della superficie a destinazione commerciale.
ALLEGATO C
1) CONCENTRAZIONI
Attuazione degli interventi previsti dall’articolo 2 lettere F e G, articolo 4, articolo 8 comma 6, forme associative di cui all’articolo 29 2° comma della legge n. 426/1971.
2) PRODOTTI CONTINGENTATI
provincia di Belluno
anno 1997
nullaosta che non richiedano utilizzazione di superfici derivanti dal contingente;
anno 1998
nullaosta anche per nuove aperture:
contingente: alimentari: fino a 500 metri quadrati;
abbigliamento: fino a 2.000 metri quadrati;
provincia di Padova:
anno 1997
nullaosta esclusivamente per ampliamenti merceologici e dimensionali nei limiti delle tipologie dell’allegato A e del contingente di seguito specificato;
nessuna nuova apertura;
contingente: alimentari: fino a 1.000 metri quadrati;
abbigliamento: fino a 2.500 metri quadrati;
anno 1998
nullaosta anche per nuove aperture, nel limite del contingente residuo
provincia di Rovigo
anno 1997
nullaosta che non richiedano utilizzazione di superfici derivanti dal contingente;
anno 1998
nullaosta anche per nuove aperture:
contingente: alimentari: fino a 500 metri quadrati;
abbigliamento: fino a 2.000 metri quadrati;
provincia di Treviso
anno 1997
nullaosta esclusivamente per ampliamenti merceologici e dimensionali nei limiti delle tipologie dell’allegato A e del contingente di seguito specificato;
nessuna nuova apertura;
contingente: alimentari: fino a 1.500 metri quadrati;
abbigliamento: fino a 2.500 metri quadrati;
anno 1998
nullaosta anche per nuove aperture, nel limite del contingente residuo
provincia di Venezia
anno 1997
nullaosta esclusivamente per ampliamenti merceologici e dimensionali nei limiti delle tipologie dell’allegato A e del contingente di seguito specificato;
nessuna nuova apertura;
contingente: alimentari: fino a 1.500 metri quadrati;
abbigliamento: fino a 2.500 metri quadrati;
anno 1998
nullaosta anche per nuove aperture, nel limite del contingente residuo
provincia di Verona:
anno 1997
nullaosta esclusivamente per ampliamenti merceologici e dimensionali nei limiti delle tipologie dell’allegato A e del contingente di seguito specificato;
nessuna nuova apertura;
contingente: alimentari: fino a 1.000 metri quadrati;
abbigliamento: fino a 2.500 metri quadrati;
anno 1998
nullaosta anche per nuove aperture, nel limite del contingente residuo
provincia di Vicenza:
anno 1997
nullaosta esclusivamente per ampliamenti merceologici e dimensionali nei limiti delle tipologie dell’allegato A e del contingente di seguito specificato;
nessuna nuova apertura;
contingente: alimentari: fino a 1.000 metri quadrati;
abbigliamento: fino a 2.500 metri quadrati;
anno 1998
nullaosta anche per nuove aperture, nel limite del contingente residuo
3) PRODOTTI NON CONTINGENTATI
Calcolo dell’indice di sviluppo
Per i prodotti non contingentati l’indice di sviluppo N della rete di vendita riferito ad ogni singola area operativa è determinato dalla superficie di vendita esistente per ogni 1.000 abitanti.
N = superficie di vendita / popolazione x 1.000
In base ai dati disponibili, relativi alla situazione attuale delle grandi strutture di vendita per ciascuna area commerciale, il valore medio Nm dei metri quadrati di superficie per 1.000 abitanti, calcolato sulle aree che presentano valori significativi, risulta pari a 100 metri quadrati/1000 abitanti.
Gli incrementi di superficie sono concedibili se l’indice ricalcolato con l’aggiunta della nuova superficie richiesta nell’area, Nr , non risulti superiore al valore medio regionale Nm e pertanto se:
Nm - Nr > = 0.
LE AREE OPERATIVE
Sulla base di uno studio dell’Osservatorio regionale prezzi e consumi sono state individuate 39 aree operative.
Ogni area operative insiste all’interno di ogni provincia ed è individuata da un numero che caratterizza negli elenchi successivi tutti i comuni della provincia appartenenti a quell’area operativa.
L’area operativa corrisponde quindi all’insieme dei comuni caratterizzati dallo stesso numero.
Le aree, ed i relativi comuni, vengono di seguito elencate:
PROVINCIA DI BELLUNO
|
||||
AREA n°
|
COMUNE
|
|
AREA n°
|
COMUNE
|
|
|
|
|
|
13
|
AGORDO
|
|
15
|
BORCA DI CADORE
|
13
|
ALLEGHE
|
|
15
|
CORTINA D'AMPEZZO
|
13
|
CANALE D'AGORDO
|
|
15
|
LIVINALLONGO DEL COL DI LANA
|
13
|
CENCENIGHE AGORDINO
|
|
15
|
SAN VITO DI CADORE
|
13
|
COLLE SANTA LUCIA
|
|
15
|
VODO CADORE
|
13
|
FALCADE
|
|
16
|
ALANO DI PIAVE
|
13
|
GOSALDO
|
|
16
|
ARSIE'
|
13
|
LA VALLE AGORDINA
|
|
16
|
CESIOMAGGIORE
|
13
|
RIVAMONTE AGORDINO
|
|
16
|
FELTRE
|
13
|
ROCCA PIETORE
|
|
16
|
FONZASO
|
13
|
SAN TOMASO AGORDINO
|
|
16
|
LAMON
|
13
|
SELVA DI CADORE
|
|
16
|
LENTIAI
|
13
|
TAIBON AGORDINO
|
|
16
|
PEDAVENA
|
13
|
VALLADA AGORDINA
|
|
16
|
QUERO
|
13
|
VOLTAGO AGORDINO
|
|
16
|
SEREN DEL GRAPPA
|
14
|
BELLUNO
|
|
16
|
SOVRAMONTE
|
14
|
CASTELLO LAVAZZO
|
|
16
|
VAS
|
14
|
CHIES D'ALPAGO
|
|
17
|
AURONZO DI CADORE
|
14
|
FARRA D'ALPAGO
|
|
17
|
CALALZO DI CADORE
|
14
|
FORNO DI ZOLDO
|
|
17
|
CIBIANA DI CADORE
|
14
|
LIMANA
|
|
17
|
COMELICO SUPERIORE
|
14
|
LONGARONE
|
|
17
|
DANTA
|
14
|
MEL
|
|
17
|
DOMEGGE DI CADORE
|
14
|
PIEVE D'ALPAGO
|
|
17
|
LORENZAGO DI CADORE
|
14
|
PONTE NELLE ALPI
|
|
17
|
LOZZO DI CADORE
|
14
|
PUOS D'ALPAGO
|
|
17
|
OSPITALE DI CADORE
|
14
|
SAN GREGORIO NELLE ALPI
|
|
17
|
PERAROLO DI CADORE
|
14
|
SANTA GIUSTINA
|
|
17
|
PIEVE DI CADORE
|
14
|
SEDICO
|
|
17
|
SAN NICOLO' DI COMELICO
|
14
|
SOSPIROLO
|
|
17
|
SAN PIETRO DI CADORE
|
14
|
SOVERZENE
|
|
17
|
SANTO STEFANO DI CADORE
|
14
|
TAMBRE
|
|
17
|
SAPPADA
|
14
|
TRICHIANA
|
|
17
|
VALLE DI CADORE
|
14
|
ZOLDO ALTO
|
|
17
|
VIGO DI CADORE
|
14
|
ZOPPE' DI CADORE
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PROVINCIA DI PADOVA
|
||||
AREA n°
|
COMUNE
|
|
AREA n°
|
COMUNE
|
|
|
|
|
|
31
|
BORGORICCO
|
|
35
|
ABANO TERME
|
31
|
CAMPOSAMPIERO
|
|
35
|
AGNA
|
31
|
LOREGGIA
|
|
35
|
ALBIGNASEGO
|
31
|
MASSANZAGO
|
|
35
|
ANGUILLARA VENETA
|
31
|
PIOMBINO DESE
|
|
35
|
ARRE
|
31
|
SAN GIORGIO DELLE PERTICHE
|
|
35
|
BAGNOLI DI SOPRA
|
31
|
SANTA GIUSTINA IN COLLE
|
|
35
|
BATTAGLIA TERME
|
31
|
TREBASELEGHE
|
|
35
|
BOVOLENTA
|
32
|
CARMIGNANO DI BRENTA
|
|
35
|
CADONEGHE
|
32
|
CITTADELLA
|
|
35
|
CAMPO SAN MARTINO
|
32
|
FONTANIVA
|
|
35
|
CAMPODARSEGO
|
32
|
GALLIERA VENETA
|
|
35
|
CAMPODORO
|
32
|
GAZZO
|
|
35
|
CANDIANA
|
32
|
GRANTORTO
|
|
35
|
CARTURA
|
32
|
SAN GIORGIO IN BOSCO
|
|
35
|
CASALSERUGO
|
32
|
SAN MARTINO DI LUPARI
|
|
35
|
CERVARESE SANTA CROCE
|
32
|
SAN PIETRO IN GU
|
|
35
|
CONSELVE
|
32
|
TOMBOLO
|
|
35
|
CURTAROLO
|
32
|
VILLA DEL CONTE
|
|
35
|
DUE CARRARE
|
33
|
BAONE
|
|
35
|
GALZIGNANO TERME
|
33
|
BARBONA
|
|
35
|
LEGNARO
|
33
|
CARCERI
|
|
35
|
LIMENA
|
33
|
CASALE DI SCODOSIA
|
|
35
|
MASERA' DI PADOVA
|
33
|
CASTELBALDO
|
|
35
|
MESTRINO
|
33
|
CINTO EUGANEO
|
|
35
|
MONTEGROTTO TERME
|
33
|
ESTE
|
|
35
|
NOVENTA PADOVANA
|
33
|
GRANZE
|
|
35
|
PADOVA
|
33
|
LOZZO ATESTINO
|
|
35
|
PIAZZOLA SUL BRENTA
|
33
|
MASI
|
|
35
|
POLVERARA
|
33
|
MEGLIADINO SAN FIDENZIO
|
|
35
|
PONTE SAN NICOLO'
|
33
|
MEGLIADINO SAN VITALE
|
|
35
|
ROVOLON
|
33
|
MERLARA
|
|
35
|
RUBANO
|
33
|
MONTAGNANA
|
|
35
|
SACCOLONGO
|
33
|
OSPEDALETTO EUGANEO
|
|
35
|
SANT'ANGELO DI PIOVE DI SACCO
|
33
|
PIACENZA D'ADIGE
|
|
35
|
SAONARA
|
33
|
PONSO
|
|
35
|
SELVAZZANO DENTRO
|
33
|
SALETTO
|
|
35
|
TEOLO
|
33
|
SANT'ELENA
|
|
35
|
TERRASSA PADOVANA
|
33
|
SANT'URBANO
|
|
35
|
TORREGLIA
|
33
|
SANTA MARGHERITA D'ADIGE
|
|
35
|
VEGGIANO
|
33
|
URBANA
|
|
35
|
VIGODARZERE
|
33
|
VESCOVANA
|
|
35
|
VIGONZA
|
33
|
VIGHIZZOLO D'ESTE
|
|
35
|
VILLAFRANCA PADOVANA
|
33
|
VILLA ESTENSE
|
|
35
|
VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO
|
33
|
VO
|
|
36
|
ARZERGRANDE
|
34
|
ARQUA' PETRARCA
|
|
36
|
BRUGINE
|
34
|
BOARA PISANI
|
|
36
|
CODEVIGO
|
34
|
MONSELICE
|
|
36
|
CORREZZOLA
|
34
|
PERNUMIA
|
|
36
|
PIOVE DI SACCO
|
34
|
POZZONOVO
|
|
36
|
PONTELONGO
|
34
|
SAN PIETRO VIMINARIO
|
|
|
|
34
|
SOLESINO
|
|
|
|
34
|
STANGHELLA
|
|
|
|
34
|
TRIBANO
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PROVINCIA DI ROVIGO
|
||||
AREA n°
|
COMUNE
|
|
AREA n°
|
COMUNE
|
|
|
|
|
|
37
|
ADRIA
|
|
39
|
ARQUA' POLESINE
|
37
|
ARIANO NEL POLESINE
|
|
39
|
BOSARO
|
37
|
CORBOLA
|
|
39
|
CANARO
|
37
|
LOREO
|
|
39
|
CEREGNANO
|
37
|
PAPOZZE
|
|
39
|
COSTA DI ROVIGO
|
37
|
PETTORAZZAGRIMANI
|
|
39
|
CRESPINO
|
37
|
PORTO TOLLE
|
|
39
|
FIESSO UMBERTIANO
|
37
|
PORTOVIRO
|
|
39
|
FRASSINELLE POLESINE
|
37
|
ROSOLINA
|
|
39
|
FRATTA POLESINE
|
37
|
TAGLIO DI PO
|
|
39
|
GAIBA
|
38
|
BADIA POLESINE
|
|
39
|
GAVELLO
|
38
|
BAGNOLO DI PO
|
|
39
|
GUARDA VENETA
|
38
|
BERGANTINO
|
|
39
|
LENDINARA
|
38
|
CALTO
|
|
39
|
LUSIA
|
38
|
CANDA
|
|
39
|
OCCHIOBELLO
|
38
|
CASTELGUGLIELMO
|
|
39
|
PINCARA
|
38
|
CASTELMASSA
|
|
39
|
POLESELLA
|
38
|
CASTELNOVO BARIANO
|
|
39
|
PONTECCHIO POLESINE
|
38
|
CENESELLI
|
|
39
|
ROVIGO
|
38
|
FICAROLO
|
|
39
|
SAN BELLINO
|
38
|
GIACCIANO CON BARUCHELLA
|
|
39
|
SAN MARTINO DI VENEZZE
|
38
|
MELARA
|
|
39
|
STIENTA
|
38
|
SALARA
|
|
39
|
VILLADOSE
|
38
|
TRECENTA
|
|
39
|
VILLAMARZANA
|
|
|
|
39
|
VILLANOVA DEL GHEBBO
|
|
|
|
39
|
VILLANOVA MARCHESANA
|
PROVINCIA DI TREVISO
|
||||
AREA n°
|
COMUNE
|
|
AREA n°
|
COMUNE
|
|
|
|
|
|
18
|
ASOLO
|
|
21
|
MANSUE'
|
18
|
CASTELFRANCO VENETO
|
|
21
|
MEDUNA DI LIVENZA
|
18
|
CASTELLO DI GODEGO
|
|
21
|
MOTTA DI LIVENZA
|
18
|
FONTE
|
|
21
|
ODERZO
|
18
|
LORIA
|
|
21
|
ORMELLE
|
18
|
RESANA
|
|
21
|
PONTE DI PIAVE
|
18
|
RIESE PIO X
|
|
21
|
PORTOBUFFOLE'
|
18
|
SAN ZENONE DEGLI EZZELINI
|
|
21
|
SALGAREDA
|
18
|
VEDELAGO
|
|
21
|
SAN POLO DI PIAVE
|
19
|
CODOGNE'
|
|
22
|
FARRA DI SOLIGO
|
19
|
CONEGLIANO
|
|
22
|
FOLLINA
|
19
|
GAIARINE
|
|
22
|
MIANE
|
19
|
GODEGA DI SANT'URBANO
|
|
22
|
MORIAGO DELLA BATTAGLIA
|
19
|
MARENO DI PIAVE
|
|
22
|
PIEVE DI SOLIGO
|
19
|
ORSAGO
|
|
22
|
REFRONTOLO
|
19
|
SAN FIOR
|
|
22
|
SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA
|
19
|
SAN PIETRO DI FELETTO
|
|
23
|
ARCADE
|
19
|
SAN VENDEMIANO
|
|
23
|
BREDA DI PIAVE
|
19
|
SANTA LUCIA DI PIAVE
|
|
23
|
CARBONERA
|
19
|
SUSEGANA
|
|
23
|
CASALE SUL SILE
|
19
|
VAZZOLA
|
|
23
|
CASIER
|
20
|
ALTIVOLE
|
|
23
|
ISTRANA
|
20
|
BORSO DEL GRAPPA
|
|
23
|
MASERADA SUL PIAVE
|
20
|
CAERANO DI SAN MARCO
|
|
23
|
MOGLIANO VENETO
|
20
|
CASTELCUCCO
|
|
23
|
MONASTIER DI TREVISO
|
20
|
CAVASO DEL TOMBA
|
|
23
|
MORGANO
|
20
|
CORNUDA
|
|
23
|
PAESE
|
20
|
CRESPANO DEL GRAPPA
|
|
23
|
PONZANO VENETO
|
20
|
CROCETTA DEL MONTELLO
|
|
23
|
POVEGLIANO
|
20
|
GIAVERA DEL MONTELLO
|
|
23
|
PREGANZIOL
|
20
|
MASER
|
|
23
|
QUINTO DI TREVISO
|
20
|
MONFUMO
|
|
23
|
RONCADE
|
20
|
MONTEBELLUNA
|
|
23
|
SAN BIAGIO DI CALLALTA
|
20
|
NERVESA DELLA BATTAGLIA
|
|
23
|
SILEA
|
20
|
PADERNO DEL GRAPPA
|
|
23
|
SPRESIANO
|
20
|
PEDEROBBA
|
|
23
|
TREVISO
|
20
|
POSSAGNO
|
|
23
|
VILLORBA
|
20
|
SEGUSINO
|
|
23
|
ZENSON DI PIAVE
|
20
|
TREVIGNANO
|
|
23
|
ZERO BRANCO
|
20
|
VALDOBBIADENE
|
|
24
|
CAPPELLA MAGGIORE
|
20
|
VIDOR
|
|
24
|
CISON DI VALMARINO
|
20
|
VOLPAGO DEL MONTELLO
|
|
24
|
COLLE UMBERTO
|
21
|
CESSALTO
|
|
24
|
CORDIGNANO
|
21
|
CHIARANO
|
|
24
|
FREGONA
|
21
|
CIMADOLMO
|
|
24
|
REVINE LAGO
|
21
|
FONTANELLE
|
|
24
|
SARMEDE
|
21
|
GORGO AL MONTICANO
|
|
24
|
TARZO
|
|
|
|
24
|
VITTORIO VENETO
|
|
|
|
|
|
PROVINCIA DI VENEZIA
|
||||
AREA n°
|
COMUNE
|
|
AREA n°
|
COMUNE
|
|
|
|
|
|
25
|
CAVARZERE
|
|
29
|
CEGGIA
|
25
|
CHIOGGIA
|
|
29
|
ERACLEA
|
25
|
CONA
|
|
29
|
FOSSALTA DI PIAVE
|
26
|
CAMPOLONGO MAGGIORE
|
|
29
|
IESOLO
|
26
|
CAMPONOGARA
|
|
29
|
MEOLO
|
26
|
DOLO
|
|
29
|
MUSILE DI PIAVE
|
26
|
FIESSO D'ARTICO
|
|
29
|
NOVENTA DI PIAVE
|
26
|
FOSSO'
|
|
29
|
SAN DONA' DI PIAVE
|
26
|
PIANIGA
|
|
29
|
TORRE DI MOSTO
|
26
|
STRA
|
|
30
|
CAMPAGNA LUPIA
|
26
|
VIGONOVO
|
|
30
|
MARCON
|
27
|
NOALE
|
|
30
|
MARTELLAGO
|
27
|
SANTA MARIA DI SALA
|
|
30
|
MIRA
|
27
|
SCORZE'
|
|
30
|
MIRANO
|
28
|
ANNONE VENETO
|
|
30
|
QUARTO D'ALTINO
|
28
|
CAORLE
|
|
30
|
SALZANO
|
28
|
CINTO CAOMAGGIORE
|
|
30
|
SPINEA
|
28
|
CONCORDIA SAGITTARIA
|
|
30
|
VENEZIA
|
28
|
FOSSALTA DI PORTOGRUARO
|
|
|
|
28
|
GRUARO
|
|
|
|
28
|
PORTOGRUARO
|
|
|
|
28
|
PRAMAGGIORE
|
|
|
|
28
|
SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO
|
|
|
|
28
|
SANTO STINO DI LIVENZA
|
|
|
|
28
|
TEGLIO VENETO
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PROVINCIA DI VERONA
|
||||
AREA n°
|
COMUNE
|
|
AREA n°
|
COMUNE
|
|
|
|
|
|
1
|
AFFI
|
|
4
|
CASTEL D'AZZANO
|
1
|
BRENZONE
|
|
4
|
CASTELNUOVO DEL GARDA
|
1
|
CAPRINO VERONESE
|
|
4
|
CERRO VERONESE
|
1
|
CAVAION VERONESE
|
|
4
|
COLOGNOLA AI COLLI
|
1
|
COSTERMANO
|
|
4
|
DOLCE'
|
1
|
FERRARA DI MONTE BALDO
|
|
4
|
ERBE'
|
1
|
GARDA
|
|
4
|
ERBEZZO
|
1
|
MALCESINE
|
|
4
|
FUMANE
|
1
|
RIVOLI VERONESE
|
|
4
|
GAZZO VERONESE
|
1
|
SAN ZENO DI MONTAGNA
|
|
4
|
GREZZANA
|
1
|
TORRI DEL BENACO
|
|
4
|
ILLASI
|
2
|
ANGIARI
|
|
4
|
ISOLA DELLA SCALA
|
2
|
BEVILACQUA
|
|
4
|
ISOLA RIZZA
|
2
|
BONAVIGO
|
|
4
|
LAVAGNO
|
2
|
BOSCHI SANT'ANNA
|
|
4
|
LAZISE
|
2
|
CASALEONE
|
|
4
|
MARANO DI VALPOLICELLA
|
2
|
CASTAGNARO
|
|
4
|
MEZZANE DI SOTTO
|
2
|
CEREA
|
|
4
|
NEGRAR
|
2
|
CONCAMARISE
|
|
4
|
NOGARA
|
2
|
LEGNAGO
|
|
4
|
OPPEANO
|
2
|
MINERBE
|
|
4
|
PALU'
|
2
|
ROVERCHIARA
|
|
4
|
PASTRENGO
|
2
|
SAN PIETRO DI MORUBIO
|
|
4
|
PESCANTINA
|
2
|
SANGUINETTO
|
|
4
|
PESCHIERA DEL GARDA
|
2
|
TERRAZZO
|
|
4
|
RONCO ALL'ADIGE
|
2
|
VILLA BARTOLOMEA
|
|
4
|
ROVERE' VERONESE
|
3
|
ALBAREDO D'ADIGE
|
|
4
|
SALIZZOLE
|
3
|
ARCOLE
|
|
4
|
SAN GIOVANNI LUPATOTO
|
3
|
BELFIORE
|
|
4
|
SAN MARTINO BUON ALBERGO
|
3
|
CAZZANO DI TRAMIGNA
|
|
4
|
SAN MAURO DI SALINE
|
3
|
COLOGNA VENETA
|
|
4
|
SAN PIETRO IN CARIANO
|
3
|
MONTECCHIA DI CROSARA
|
|
4
|
SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA
|
3
|
MONTEFORTE D'ALPONE
|
|
4
|
SANT'ANNA D'ALFAEDO
|
3
|
PRESSANA
|
|
4
|
SELVA DI PROGNO
|
3
|
RONCA'
|
|
4
|
SOMMACAMPAGNA
|
3
|
ROVEREDO DI GUA'
|
|
4
|
SONA
|
3
|
SAN BONIFACIO
|
|
4
|
SORGA'
|
3
|
SAN GIOVANNI ILARIONE
|
|
4
|
TREGNAGO
|
3
|
SOAVE
|
|
4
|
TREVENZUOLO
|
3
|
VERONELLA
|
|
4
|
VELO VERONESE
|
3
|
ZIMELLA
|
|
4
|
VERONA
|
4
|
BADIA CALAVENA
|
|
4
|
VESTENANOVA
|
4
|
BARDOLINO
|
|
4
|
VIGASIO
|
4
|
BOSCO CHIESANUOVA
|
|
4
|
ZEVIO
|
4
|
BOVOLONE
|
|
5
|
MOZZECANE
|
4
|
BRENTINO BELLUNO
|
|
5
|
NOGAROLE ROCCA
|
4
|
BUSSOLENGO
|
|
5
|
POVEGLIANO VERONESE
|
4
|
BUTTAPIETRA
|
|
5
|
VALEGGIO SUL MINCIO
|
4
|
CALDIERO
|
|
5
|
VILLAFRANCA DI VERONA
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PROVINCIA DI VICENZA
|
||||
AREA n°
|
COMUNE
|
|
AREA n°
|
COMUNE
|
|
|
|
|
|
6
|
ALTISSIMO
|
|
10
|
LASTEBASSE
|
6
|
ARZIGNANO
|
|
10
|
LUGO DI VICENZA
|
6
|
CHIAMPO
|
|
10
|
MARANO VICENTINO
|
6
|
CRESPADORO
|
|
10
|
MONTECCHIO PRECALCINO
|
6
|
GAMBELLARA
|
|
10
|
PEDEMONTE
|
6
|
MONTEBELLO VICENTINO
|
|
10
|
SALCEDO
|
6
|
MONTORSO VICENTINO
|
|
10
|
SARCEDO
|
6
|
NOGAROLE VICENTINO
|
|
10
|
THIENE
|
6
|
SAN PIETRO MUSSOLINO
|
|
10
|
VALDASTICO
|
6
|
TRISSINO
|
|
10
|
VILLAVERLA
|
6
|
ZERMEGHEDO
|
|
10
|
ZANE'
|
7
|
ASIAGO
|
|
10
|
ZUGLIANO
|
7
|
FOZA
|
|
11
|
BROGLIANO
|
7
|
GALLIO
|
|
11
|
CASTELGOMBERTO
|
7
|
ROANA
|
|
11
|
CORNEDO VICENTINO
|
7
|
ROTZO
|
|
11
|
RECOARO TERME
|
8
|
BASSANO DEL GRAPPA
|
|
11
|
VALDAGNO
|
8
|
CAMPOLONGO SUL BRENTA
|
|
12
|
AGUGLIARO
|
8
|
CARTIGLIANO
|
|
12
|
ALBETTONE
|
8
|
CASSOLA
|
|
12
|
ALONTE
|
8
|
CISMON DEL GRAPPA
|
|
12
|
ALTAVILLA VICENTINA
|
8
|
CONCO
|
|
12
|
ARCUGNANO
|
8
|
ENEGO
|
|
12
|
ASIGLIANO VENETO
|
8
|
LUSIANA
|
|
12
|
BARBARANO VICENTINO
|
8
|
MAROSTICA
|
|
12
|
BOLZANO VICENTINO
|
8
|
MASON VICENTINO
|
|
12
|
BRENDOLA
|
8
|
MOLVENA
|
|
12
|
BRESSANVIDO
|
8
|
MUSSOLENTE
|
|
12
|
CALDOGNO
|
8
|
NOVE
|
|
12
|
CAMISANO VICENTINO
|
8
|
PIANEZZE
|
|
12
|
CAMPIGLIA DEI BERICI
|
8
|
POVE DEL GRAPPA
|
|
12
|
CASTEGNERO
|
8
|
ROMANO D'EZZELINO
|
|
12
|
COSTABISSARA
|
8
|
ROSA'
|
|
12
|
CREAZZO
|
8
|
ROSSANO VENETO
|
|
12
|
DUEVILLE
|
8
|
SAN NAZARIO
|
|
12
|
GAMBUGLIANO
|
8
|
SCHIAVON
|
|
12
|
GRANCONA
|
8
|
SOLAGNA
|
|
12
|
GRISIGNANO DI ZOCCO
|
8
|
TEZZE SUL BRENTA
|
|
12
|
GRUMOLO DELLE ABBADESSE
|
8
|
VALSTAGNA
|
|
12
|
ISOLA VICENTINA
|
9
|
ARSIERO
|
|
12
|
LONGARE
|
9
|
LAGHI
|
|
12
|
LONIGO
|
9
|
MALO
|
|
12
|
MONTECCHIO MAGGIORE
|
9
|
MONTE DI MALO
|
|
12
|
MONTEGALDA
|
9
|
PIOVENE ROCCHETTE
|
|
12
|
MONTEGALDELLA
|
9
|
POSINA
|
|
12
|
MONTEVIALE
|
9
|
SAN VITO DI LEGUZZANO
|
|
12
|
MONTICELLO CONTE OTTO
|
9
|
SANTORSO
|
|
12
|
MOSSANO
|
9
|
SCHIO
|
|
12
|
NANTO
|
9
|
TONEZZA DEL CIMONE
|
|
12
|
NOVENTA VICENTINA
|
9
|
TORREBELVICINO
|
|
12
|
ORGIANO
|
9
|
VALLI DEL PASUBIO
|
|
12
|
POIANA MAGGIORE
|
9
|
VELO D'ASTICO
|
|
12
|
POZZOLEONE
|
10
|
BREGANZE
|
|
12
|
QUINTO VICENTINO
|
10
|
CALTRANO
|
|
12
|
SAN GERMANO DEI BERICI
|
10
|
CALVENE
|
|
12
|
SANDRIGO
|
10
|
CARRE'
|
|
12
|
SAREGO
|
10
|
CHIUPPANO
|
|
12
|
SOSSANO
|
10
|
COGOLLO DEL CENGIO
|
|
12
|
SOVIZZO
|
10
|
FARA VICENTINO
|
|
12
|
TORRI DI QUARTESOLO
|
|
|
|
12
|
VICENZA
|
|
|
|
12
|
VILLAGA
|
|
|
|
12
|
ZOVENCEDO
|
|
|
|
|
|
SOMMARIO
- Legge regionale 29 aprile 1997, n. 11 (BUR n. 36/1997)
- DISCIPLINA DELL'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI REGIONALI IN MATERIA DI PROGRAMMAZIONE E DI AUTORIZZAZIONE DELLE GRANDI STRUTTURE DI VENDITA
-
- Art. 1 - Finalità.
- Art. 2 - Rilascio del nulla osta.
- Art. 3 - Centri commerciali.
- Art. 4 - Rivitalizzazione dei centri storici.
- Art. 5 - Procedura per le domande di nulla osta.
- Art. 6 - Nulla osta regionale.
- Art. 7 - Domande concorrenti.
- Art. 8 - Criteri di ammissibilità settoriale.
- Art. 9 - Criteri di ammissibilità territoriale.
- Art. 10 - Concessione e validità di nulla osta.
- Art. 11 - Adempimenti procedurali dell’Amministrazione comunale.
- Art. 12 - Programmazione regionale.
- Art. 13 - Indicazioni programmatiche ai comuni e alle province.
- Art. 14 - Norme transitorie e finali.
- Art. 15 - Dichiarazione d’urgenza.