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Fetonte, il mito del fiume Po - Alle origini del Delta pada

In data 16 luglio 2024, nella sala Oriana Fallaci di Palazzo Ferro Fini, è stato presentato il libro “Fetonte, il mito del fiume Po - Alle origini del Delta padano” a cura di Gian Luigi Ceruti (Edizioni Agorà).
“La rilettura della tragica storia di Fetonte, tra mito e storia, contiene tutte le sfide della modernità”, ha commentato il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti. “Nell’antichità il delta del Po è stato un importante crocevia di popoli e di traffici, il punto di convergenza tra le vie dal Baltico e quella danubiana che, attraverso Drava e Danubio arrivava al Mar Nero. Il Golfo di Venezia, l’Alto Adriatico, è un grande hub della storia, un punto d’incontro di rotte antiche e di merci preziose, di popoli diversi, di grandi figure della storia e della cultura, è la porta d’Europa. Il mar Adriatico non è un mare che divide, ma un golfo che unisce”.
Il volume getta nuova luce sul mito legato a uno degli ambienti più peculiari d’Italia, il delta del fiume Po, giustamente celebrato dalla consigliera regionale Laura Cestari  e reso celebre nel mondo grazie alle indelebili pagine letterarie di Ovidio, Eschilo, Euripide, Erodoto, Strabone, Dante e ai brani pittorici di Michelangelo, Picasso, Tiepolo, Braque e Guido Reni, con al centro la favola di Fetonte e il suo ambizioso, tragico progetto di guidare il carro del padre Apollo lungo la volta celeste.
Grazie ai preziosi contributi di Leobaldo Traniello e Roberta Reali e alle fotografie di Roberto Bottari, il testo ci conduce per parole e immagini nell’antico mito secondo il quale “Fetonte poteva precipitare ovunque, ma il carro, secondo quanto sostengono gli studiosi, finì nel Po all’altezza di Crespino, in provincia di Rovigo”, come afferma l’autore Gianluigi Ceruti
La bellezza e il lirismo della vicenda fetontea fanno quindi da sfondo alla storia del Polesine e del delta del Po, le cui radici affondano in comunità antichissime che hanno dato vita ad una civiltà colta e raffinata, prima del Mille avanti Cristo, da Fratta a Crespino, da Grignano ad Adria. Città che, non a caso, ha dato il nome al mare sul quale si affacciava.