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In data 31 ottobre 2024, nella sala Oriana Fallaci di Palazzo Ferro Fini, è stato presentato il libro “Sui Giganti di Pietra”, di Tieri Filippin e Stefano Gava.

Nel libro gli autori raccontano le vite e le imprese di due leggende dell'alpinismo italiano: Franco Miotto e Riccardo Bee. 
Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti ha descritto i due alpinisti come modelli che hanno anche ispirato generazioni di scalatori con il loro coraggio e la loro passione, e le cui imprese rimarranno come testimonianze dello spirito indomito dell’essere umano conscio dei propri limiti ma in grande armonia con la Natura. 
Franco Miotto è conosciuto per le sue scalate solitarie e audaci, aprendo nuove vie su montagne iconiche come il Pelmo e la Schiara. La sua creatività in parete è stata una testimonianza del suo profondo rispetto e comprensione per l'ambiente alpino, di cui era un grande conoscitore: pensiamo all’impegno profuso nel recupero dei Viaz, quei sentieri battuti dai camosci e dai loro cacciatori, che permettono di scoprire ambienti intatti e non frequentati da quell’overtourism che caratterizza i percorsi più noti delle Dolomiti. 
Riccardo Bee è ricordato non solo per le sue eccezionali doti tecniche, ma anche per il suo spirito indomito e il suo approccio innovativo all'alpinismo. Insieme, Bee e Miotto compirono imprese che ancora oggi rimangono scolpite nella storia dell'alpinismo come la salita della parete nord della Pala Alta e la prima ripetizione invernale della via Italo-Polacca al Burèl sono esempi fulgidi della loro maestria e del loro spirito pionieristico.
Purtroppo, nel 1982, Riccardo Bee scomparve durante una scalata in solitaria sul Monte Agner. La sua perdita fu un duro colpo per la comunità alpinistica, ma il suo spirito e la sua eredità continuano a vivere attraverso le vie che ha tracciato e le storie che ha lasciato.