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Seconda commissione - "Semplificazioni in materia di edilizia e urbanistica, primo firmatario il Presidente Calzavara: Veneto cantiere veloce per rispondere alla crisi"
04 giugno 2020
(Arv) Venezia 4 giu. 2020 - La seduta odierna della Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Francesco Calzavara (ZP), con Vicepresidente Andrea Zanoni (PD), a palazzo Ferro Fini, si è aperta con l’illustrazione del Progetto di Legge n. 513 “Semplificazioni in materia urbanistica ed edilizia per il rilancio del settore delle costruzioni e la promozione della rigenerazione urbana e del contenimento del consumo di suolo – ‘Veneto cantiere veloce’”, il cui primo firmatario è il presidente della commissione Francesco Calzavara (ZP).
La proposta normativa “avvia un percorso di semplificazione delle procedure in materia di edilizia e urbanistica, anche alla luce della crisi che ha colpito il settore e che si farà sentire ancora di più nei prossimi mesi” – ha spiegato Calzavara – “Vogliamo dare una nuova visione al futuro dell’edilizia, per accelerare alcune procedure, con particolare riferimento al rilascio delle autorizzazioni necessarie per aprire i cantieri. La Legge consta di undici articoli, che modificano alcune norme vigenti nel settore dell’edilizia/urbanistica della Regione: è prevista l’adozione di procedure più snelle per ridurre i tempi e semplificare l’iter amministrativo necessario per il rilascio di provvedimenti autorizzatori e concessori. L’ambizione è quella di aprire ‘autostrade amministrative’ per ottenere i cambi di destinazione d’uso, per il rilascio di permessi di costruire convenzionati, legati a Veneto 2050. Diamo inoltre mandato alla Struttura regionale Urbanistica di preparare una App in grado di calcolare gli oneri a carico dei comuni, che rischiano di ritardare il rilascio delle autorizzazioni: è un servizio pensato per le amministrazioni locali e per i privati. La legge favorisce anche un maggiore utilizzo delle procedure di Cila - Comunicazione inizio lavori asseverata - e Scia - Segnalazione certificata inizio attività - e garantirà varianti urbanistiche più veloci. Dobbiamo cambiare prospettiva quando parliamo di edilizia: anteporre l’accelerazione delle procedure al problema della quantità volumetrica”.
E’ stato votato all’unanimità il Progetto di Legge n. 487 “Istituzione del fondo per il settore degli impianti a fune e per la valorizzazione delle aree sciabili attrezzate in zone montane”, primo firmatario il consigliere Franco Gidoni (LN). La norma andrà ora in Prima commissione per il rilascio del parere di competenza sulla parte finanziaria.
“Con questa proposta normativa – ha spiegato Gidoni – sosteniamo le piccole stazioni turistiche sciistiche che, pur generando un indotto importante per il territorio, non sono tuttavia in grado di produrre flussi di cassa sufficienti per sostenere i necessari interventi di adeguamento e rinnovo degli impianti. Vogliamo sviluppare e migliorare gli impianti a fune, per riqualificare e ampliare l'offerta presente sul territorio e elevare la qualità dei servizi garantiti ai turisti”.
È stato fatto il punto della situazione in ordine al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC) e al Nuovo Piano Regionale dei Trasporti. È stato in particolare approfondito il parere rilasciato dal MIBACT – Ministero per i beni e le attività culturali - sul Piano Trasporti, soprattutto per le ricadute della pianificazione in materia ambientale, paesaggistica e culturale.
Il presidente Calzavara ha ricordato: “Il PTRC è già stato approvato dalla commissione e ora auspico che possa essere inserito nell’Ordine del Giorno di una delle prossime sedute del Consiglio, nella consapevolezza che la pianificazione non ha una valenza paesaggistica, una questione che verrà lasciata in eredità alla prossima Legislatura”. Calzavara ha anche rammentato che “la lettura dell’articolato del nuovo Piano regionale dei Trasporti è stata completata in commissione e abbiamo assunto l’impegno morale di procedere all’esame del testo normativo quando i commissari potranno essere tutti fisicamente presenti a palazzo Ferro Fini”.
La commissione ha proseguito l’esame in sede redigente del Progetto di Legge n. 486 della Giunta regionale “Prime disposizioni in materia di grandi derivazioni ad uso idroelettrico”.