CRV - “Via libera alle disposizioni in materia di grandi derivazioni ad uso idroelettrico: il PdL era stato approvato in sede redigente dalla Seconda commissione”

23 giugno 2020

(Arv) Venezia 23 giu. 2020  -  Il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato con 30 voti favorevoli, 2 contrari e 12 astenuti il Progetto di Legge della Giunta regionale n. 486 Prime disposizioni in materia di grandi derivazioni ad uso idroelettrico, licenziato in sede redigente dalla Seconda commissione consiliare permanente: laula consiliare non ha potuto quindi introdurre ulteriori modifiche al testo normativo votato in commissione.

La proposta normativa è stata illustrata in aula dal Relatore, il consigliere Franco Gidoni (LN). La legge riguarda esclusivamente le grandi derivazioni ad uso idroelettrico   ha premesso Gidoni Viene introdotto l'obbligo, in capo ai titolari e operatori delle grandi derivazioni idroelettriche, di fornire annualmente e gratuitamente alla Regione del Veneto 220 kilowattora di energia elettrica allanno; in alternativa alla fornitura di energia, è previsto che la Giunta regionale, con propria deliberazione, possa disporre la monetizzazione, anche integrale, dellenergia da fornire.

Il Correlatore, Andrea Zanoni (PD), ha denunciato come il Progetto di Legge in esame avrebbe dovuto prevedere una disciplina organica per normare in modo puntuale le concessioni delle grandi derivazioni ad uso elettrico; invece, si presenta carente dal punto di vista ambientale e della tutela della biodiversità. Solo un esempio: la regione Lombardia ha elaborato una legge analoga, con lo stesso oggetto, ma sviluppata in 25 articoli, a fronte dei solo 6 della normativa del Veneto. Il nostro voto sarà quindi di astensione.

Il Capogruppo Dem Fracasso, oltre al problema di tutela ambientale sollevato dal Vicepresidente della commissione consiliare Ambiente, dal collega Zanoni, ha posto allattenzione dellaula il ruolo dellidroelettrico in seno al bilancio energetico nazionale e regionale, alla luce dellincremento delle energie rinnovabili. Per Fracasso, nella nostra Regione non ci sono ulteriori margini di sviluppo dellidroelettrico e andrebbero quindi sviluppate altre forme di energia pulita’”.

La consigliera Bartelle (IIC) ha spiegato il suo voto contrario: Lidroelettrico costituisce sicuramente una quota importante delle rinnovabili nel quadro energetico nazionale e regionale, ma è impattante a livello ambientale: andrebbero sviluppate altre fonti energetiche. Non è certo compartecipando agli utili che la Regione difende il suo territorio.