Piano dei Trasporti - Brusco (M5S): "Manca completamente una visione futura: prima del voto porteremo un piano alternativo"

25 giugno 2020

(Arv) Venezia 25 giu. 2020 -  “Il Piano Regionale dei Trasporti è come il Piano di sviluppo territoriale, vecchio di 30 anni, concepito negli anni Novanta. Segue la linea del cemento e dei collegamenti quasi esclusivi tra le grandi città. Si segue un modello soprattutto economico superato ormai da tempo, incentrato sulle aree industriali, la concentrazione di capannoni, laddove invece la piccola e media impresa è ormai ovunque diffusa sul territorio e sono fondamentali economie come quella turistica”. Questo il commento del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Manuel Brusco, al PRT approvato oggi in Seconda commissione. “Stiamo parlando da decenni della Pedemontana, quando anche per questa estate ci ritroviamo a fare i conti con infrastrutture inadeguate a collegare le località turistiche, basti pensare al tratto di Romea tra Venezia e Chioggia” – spiega l’esponente Pentastellato – “E’ un Piano che non segue l’innovazione: in tutto il mondo si stanno sperimentando tecnologie di trasporto alternative, meno impattanti e meno devastanti, come il progetto del boring tunnel tra le città americane; noi invece stiamo parlando ancora di superstrade e di linee ferroviarie ad alta velocità”. “Manca completamente una visione futura” – denuncia il consigliere M5S - “e soprattutto manca una fotografia realistica delle necessità di spostamento quotidiane dei veneti: perfino Confindustria ha inviato osservazioni in questo senso”. “La Giunta regionale si è detta disponibile ad accogliere emendamenti: non ce lo faremo dire due volte”, conclude Manuel Brusco