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Sanità - Guarda (CpV): “Al sit-in dei sindacati a Montecchio Precalcino: privatizzazione surrettizia della sanità in Veneto sulla pelle di lavoratori e famiglie fragili”
02 luglio 2020
(Arv) Venezia 2 lug. 2020 - “Siamo di fronte a una surrettizia privatizzazione non solo della sanità, e i risultati con la recente emergenza Covid sono sotto gli occhi di tutti, ma anche dei servizi sociali verso le persone più fragili. Per questo stamani ho deciso di essere a Montecchio Precalcino per dare il mio pieno supporto ai lavoratori e alle categorie sindacali per il rischio privatizzazione delle strutture RSA il Cardo e San Michele”. Sono le parole della Consigliera regionale Cristina Guarda (Civica per il Veneto) che spiega: “Ho voluto presenziare alla protesta dei sindacati CGIL, CISL e UIL in tutela dei 120 lavoratori e degli ospiti delle residenze. La privatizzazione delle strutture socio-sanitarie in Veneto o dei servizi pubblici, come per le portinerie, l’assistenza domiciliare o le mense negli ospedali, ha dimostrato solo l’aumento della precarizzazione, con contratti che fanno pagare il prezzo del risparmio ai lavoratori e nessuna miglioria del servizio. A sguazzarci, invece, sono politici e tecnici che fanno dell'equilibrio di bilancio la missione delle ASL e della Regione, per poi pagare gli ospedali in milionari progetti di finanza. La sanità e il sociale veneti vanno difesi. I medici, infermieri ed operatori vanno valorizzati, non solo a parole. Se la regione pensa di distruggere tutto questo, saranno barricate alte”.
“Ci sono decine di casi di scelte svantaggiose sul territorio veneto che testimoniano questo trend regionale - aggiunge la Consigliera - come quello del centro di salute mentale di Schio: da un anno i cittadini della zona sono senza questo importante servizio, ma la Regione è rimasta muta e sorda agli appelli in Consiglio regionale e dal territorio. Ho presentato interrogazioni, abbiamo manifestato, ma ancora niente”.