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Coronavirus - Baldin, Brusco e Scarabel (M5S): “Zaia fa credere da mesi che tutto è finito e ora invoca poteri speciali: la smetta di cercare consensi facili e lasci parlare gli esperti”
03 luglio 2020
(Arv) Venezia 3 lug. 2020 - “Di fronte ai nuovi casi di contagi da Covid-19, Zaia se la prende con i veneti, annuncia un'ordinanza severa e incolpa il governo di non fornirgli strumenti praticamente ‘di polizia’ come multe salate, trattamenti sanitari obbligatori, isolamenti coatti. È incredibile quanto riesca ancora una volta a manipolare la realtà”. Sono le considerazioni dei Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Erika Baldin, Manuel Brusco e Simone Scarabel che osservano: “Da marzo Zaia fa credere ai veneti che il virus sta scomparendo, che il governo impone restrizioni intollerabili, che ormai tutto è finito. Poco importa se ogni tanto aggiunge che ‘non bisogna abbassare la guardia’, nel momento in cui, in realtà, invita a farlo. “Il contagio sta crollando”, diceva il 1 giugno in televisione. “La mascherina serve solo dove c'è assembramento”, sosteneva in conferenza stampa appena qualche giorno prima. “Il Veneto può riaprire tutto!”, o ancora, a fine marzo: “A giugno tutto tornerà alla normalità””.
“Ora tuona contro chi ha preso le cose alla leggera - proseguono i consiglieri - e chiede misure speciali per chi non confessa i contatti avuti, ma ha delegittimato l'app Immuni, che avrebbe consentito di tracciare ogni contatto delle persone contagiate. Il suo mirabolante sistema di “biosorveglianza” dov'è? Dove sono i suoi tamponi di massa davanti ai supermercati? Sappiamo se ci sono aree dove possono scoppiare nuovi focolai? No, perché non stiamo facendo il controllo sistematico della acque di scarico che ci consentirebbe di monitorare la presenza residua del virus. Eppure l'ISS lo raccomanda, ed è stato fatto a Milano, Torino, Roma”.
“Invece di fare il duro e invocare poteri speciali - concludono i pentastellati - Zaia una volta per tutte non si preoccupi di scontentare qualcuno, lasci perdere le sue considerazioni da “esperto’’ che ha dato un esame sui virus dei bovini all'università e informi, seguendo le istruzioni delle persone serie che hanno lavorato e continuano a lavorare per la salute dei veneti”.