Piano regionale Trasporti - Azzalin (PD): “Approvato ordine del giorno sul potenziamento della navigazione fluviale, opportunità importante per il Polesine”

15 luglio 2020

 
(Arv) Venezia 15 lug. 2020 -  “L’ordine del giorno approvato ieri impegna la Giunta a potenziare la navigazione fluviale, finora colpevolmente trascurata. È un’importante opportunità per il Polesine, mi auguro che non siano buoni propositi di fine mandato e si vada finalmente in questa direzione”. È quanto afferma, il consigliere regionale Graziano Azzalin (Partito Democratico) relativamente all’approvazione dell’Odg del gruppo dem, di cui era primo firmatario, all’interno del Piano regionale dei trasporti, che ha avuto il via libera dall’assemblea di Palazzo Ferro Fini.

“Vista la congestione delle infrastrutture stradali è indispensabile spostare parte del trasporto non solo su ferro, ma anche lungo le vie d’acqua, riducendo inquinamento acustico e atmosferico oltre ai consumi energetici. Deve essere una scelta strategica. In Italia – spiega il consigliere - il volume delle merci trasportate per via fluviale è appena lo 0,05%, in Europa è il 10%, siamo ancora all’anno zero, nonostante i vantaggi indiscutibili per economia, ambiente e salute. E il Veneto non fa eccezione, perciò occorre lavorare senza perdere altro tempo e opportunità”.
“Il Piano regionale dei Trasporti, non compie una scelta forte per uno spostamento significativo del traffico. Con l’ordine del giorno, impegniamo invece la Giunta a predisporre un progetto di incentivazioni ad hoc per potenziare la navigazione fluviale. Dobbiamo rilanciare e completare l’Idrovia padano-veneta, all’interno della quale il Polesine e in particolare Rovigo possono giocare un ruolo importante, aspirando ad essere il perno di un ‘super porto’ Mantova-Rovigo-Venezia. Le incentivazioni, infatti, non possono che ricadere dove è presente un’idrovia con riconoscimento statale, e che dal mare si innesta con le aree più industrializzate del Paese”.
“Inoltre – conclude Graziano Azzalin - negli ultimi anni abbiamo visto l’incremento della domanda turistica per riscoprire ambienti e paesaggi fluviali: va intercettata. Le potenzialità del Delta sono enormi, un complesso di aree umide che ha poco da invidiare alla Camargue nel sud della Francia, che meriterebbe ben altra promozione”.